Abramo. Ciconte. Fiorita. Granato. Questi i candidati a sindaco di Catanzaro.
È ancora presto per parlare di
sondaggi e tirare le conclusioni, fare un nome, esprimersi su chi
potrà essere sindaco della città. Gli umori sono mutevoli. Alcuni
cittadini si dicono soddisfatti del lavoro svolto dall'attuale
sindaco Abramo anche se... I se, ma e però abbondano nei confronti
di tutti i candidati.
C'è il politico, anzi il medico
prestatosi alla politica, che pare abbia raccolto molti transfughi
nelle sue liste; personaggi noti che hanno cambiato casacca.
E ci sono i volti nuovi. Un po' acerbi
negli scontri elettorali.
Abramo, da buon manager, ha
fatto l'elenco delle opere appena consegnate alla cittadinanza e ha
parlato dei progetti in itinere. Peccato che la marginalità vissuta
dai cittadini nelle periferie, composta da incuria e degrado, pur
riconoscendone il valore strategico, induce a non rallegrarsi delle
opere sviluppate altrove.
Gli abitanti dei quartieri dimenticati
non chiedono molto. Basterebbe che si facesse la manutenzione delle
strade e del verde nei tempi giusti, per esempio. Che non si
facessero opere pubbliche inutili, come la pista ciclabile di viale
Isonzo. O quartieri dormitorio, ghetti privi di infrastrutture.
Comunque, Abramo ha lavorato! Con occhi
e cervello da imprenditore, ha lavorato.
Avrebbe potuto fare meglio? Certo che
sì!
E gli altri, i nuovi candidati? Che
programmi hanno?
Beh, l'esperienza passata ci dice che
le parole stanno a zero. Che, poi, i fatti sono ben altro da quanto
si è detto in campagna elettorale.
La campagna elettorale si preannuncia
aspra. Con chissà quanti colpi di coda e di scena. Accuse
reciproche. Notizie depistanti.
Personalmente vorrei assistere a
confronti più proficui. Meno personalistici. Che facciano capire, al
di là delle appartenenze, se c'è amore per la politica o se si
lotta per accaparrarsi una poltrona.
La città non ha bisogno di fazioni né
di schieramenti oltranzisti. È deleterio tentare di portare acqua al
proprio mulino aggrappandosi alla più o meno giovane residenza del
candidato sindaco o alla sua estrazione politica. La preferenza,
secondo me, deve essere data in base alle qualità intellettuali,
morali e peculiari dei candidati.
Enzo Ciconte è persona
conosciuta in città. Nicola Fiorita è un giovane
appassionato che si spende in politica nel nuovo movimento cittadino
denominato “cambiavento”. Maria Laura Granato è
la candidata del movimento cinque stelle. E, infine, Abramo,
il sindaco uscente, è un imprenditore catanzarese dalle innumerevoli
attività.
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