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martedì 20 settembre 2016

Migranti, gli unici a sperare

Quattro conti in casa Italia:

Economia domestica.

Dopo il salasso dell'aci sono arrivate le bollette della luce.
Nella bolletta della fornitura per residenti la voce “abbonamento canone rai” di 20,00€ fa lievitare la spesa e sommando le varie voci si arriva ad un totale di 134€.

E' cara! Considerando di non avere vissuto la casa perché altrove. (Ancora posso permettermi di spostarmi sulla “seconda casa” almeno per un mese!). Contrariamente agli anni passati, in questo mese di agosto ho prestato moltissima attenzione al consumo elettrico: ho staccato lo scaldabagno durante il giorno nella fascia oraria più costosa ed ho sostituito tutte le lampade a incandescenza con quelle a risparmio energetico. I risultati ci sono stati. ho risparmiato, rispetto all'anno scorso, sempre nel mese di agosto, circa 100€. e nonostante nella bolletta della “seconda casa” non ci sia il canone rai e nonostante tutte le attenzioni prestate la bolletta equivale a € 141.
Cosicché nel bilancio familiare pesa una cifra da versare, in questo mese, esclusivamente all'enel di 275€. che, sommate alle altre spese, giornaliere e mensili, lentamente stanno scavando voragini incolmabili nel baget delle famiglie italiane.


Le aspettative future non sono rosee!

Le tutele crescenti pubblicizzate e volute da Giuliano Poletti e l'enfasi per il jobs act di Matteo si sono dimostrate una beffa. Pura campagna pubblicitaria politica di fanfaroni che di sostenibilità sociale non capiscono una beata cippa!
Il rigore, l'imposizione del rigore sociale porta solo guai e danni nelle famiglie e nello Stato.

Non esiste una politica programmatica lungimirante che porti serenità e fiducia negli italiani e, forse, chissà, non sfiora solo i programmi dei profughi scampati alle guerre e alle morti in mare che fortunosamente sono giunti da noi e che ora sembrano essere sotto l'ala protettrice del premier Renzi. Almeno loro sperano.

Sperano in una vita migliore. Sperano di farsi un futuro. di conservare la vita e le misere cose che posseggono, salvo, rimanere prossimamente, come noi che abbiamo lavorato una vita, con le pezze al culo

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