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venerdì 9 gennaio 2015

Fuoco incrociato su Mario Oliverio

Oliverio, piccione o lupo della Sila?

Lo sport preferito della maggior parte di noi italiani è di sicuro il tiro al piccione e in questi giorni è di turno il piccione della Sila, Oliverio, da altri ribattezzato “lupo della Sila” per le sue origini.

Mario Oliverio, presidente della regione Calabria

Ogni sua mossa è scandagliata al microscopio. Persino la definizione del “consiglio regionale” è motivo di mugugni e critiche da fantapolitica, secondo l'analisi di un giornale locale.: “il patto dell'astronave (la sede del consiglio regionale di reggio calabria) vede Pino Gentile alla vicepresidenza e Tonino Scalzo alla presidenza perché finalizzato alla conquista di Cosenza da parte di Adamo...???

Può darsi che sia così, e che il sogno nel cassetto (da quanto si evince dall'articolo in questione) di Nicola Adamo di diventare sindaco di Cosenza si avveri in seguito a mirate strategie politiche, ma il commentatore dimentica che a livello nazionale, nel governo Renzi, ci sono due ministri dello stesso partito di Gentile! perché scandalizzarsi se in Calabria la vicepresidenza del consiglio va all'opposizione?
Personalmente mi piace pensare, piuttosto, alla storia di Gentile, alle sue origini socialiste e all'attenzione che ha sempre dimostrato verso le genti di Calabria, specialmente per gli ultimi e non alla fantapolitica.
Avrà anche fatto degli sbagli. Ma quando si lavora, ci si sporca le mani è inevitabile!


Il neo presidente Oliverio, anche lui, se pur diversamente, ha una storia importante alle spalle.
Ma, sia ben chiaro: non intendo ergermi a difensore di nessuno. Aspetto i fatti! E per questo, ritengo prematuro parlarne.

Ciononostante voglio spendere una parola di speranza e aspetto che qualcosa di positivo accada.
 mentre ricordo che governare la politica è un'impegno gravoso, in continua evoluzione.
Le strategie cambiano. Gli amici diventano nemici in un batter d'occhio e chi non ha le spalle fortificate dall'esperienza diventa un boccone prelibato tra le fauci dei detrattori che aspettano pazienti ai bordi delle trappole disseminate lungo il cammino di chi deve fronteggiare gli eventi sociali. E nella terra martoriata di Calabria l'impresa è ancora più difficile. Fronteggiare i problemi lasciati in eredità dalle gestioni precedenti, al solo pensiero viene il mal di testa, e questo sembra essere il primo impegno di Mario Oliverio.
certo, se riuscisse nel suo intento, in quello che è stato il programma pre-elettorale, la Calabria e quindi noi tutti trarremmo enormi benefici.
Aspettiamo, quindi, non sulla sponda del fiume per vedere passare i cadaveri dei buoni propositi per menare su Oliverio in un clima sadomaso ma per gioire delle concretizzazioni di quanto è stato detto e ribadito nel suo programma di governo dal nuovo Presidente della Calabria.

Altrimenti dobbiamo dare ragione a Renzi quando parla di "gufi".

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