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lunedì 4 marzo 2013

Caso De Gregorio-Berlusconi: inaudito!

peter griffin, vagamente somigliante a...
(omettiamo il nome per evitare querele da parte di peter)
Che il sistema giudiziario italiano non sia uno dei migliori è cosa risaputa. E come tutte le cose fatte dall'uomo è perfettibile. Quindi, perché farlo diventare il nocciolo delle questioni nazionali? Va a finire che a furia di demonizzare giudici magistrati avvocati cancellieri e netturbini che transitano attorno agli uffici dove si pratica la legge qualcuno ci rimette le penne. È un paradosso! Un po' come nella favola di Esopo del lupo e il pastore.
Se poi a dar manforte a certe supposizioni sbucano pentiti dell'ultima ora, la sceneggiata si trasforma in una raccapricciante tragedia!

Alla luce di quanto divulga la cronaca in queste nelle ultime ore del caso De Gregorio/Berlusconi: come può pensare di pulirsi la coscienza chi si è venduto per tremilioni di euro e ha contribuito al declino morale ed economico di una Nazione denunciando il corruttore? Basta la pur cristiana confessione per rimettere a posto gli affari e le vite andate a rotoli a causa della compravendita dei rappresentanti del popolo?
Se è vero che il Governo Prodi è caduto perché qualcuno ha comprato persone che rivestivano panni istituzionali, allora esiste un problema di fondo da risolvere perché c'è in gioco la cultura della democrazia!
Non si tratta di figurine per completare l'album dei calciatori. Né una campagna acquisti per giocare un campionato di calcio da vincenti e tanto meno formare un gruppo dirigente aziendale competitivo e forte ché schiacci la concorrenza.
Se tutto ciò è vero, cosa che dovranno documentare con estrema precisione gli organi competenti attraverso indagini inconfutabili, allora, c'è moltissimo da lavorare per rieducare la massa a saper vedere; saper discernere, lavorare e costruire il presente giacché non esiste una classe dirigente degna di questa definizione.

Grillo, dopo l'exploit del M5S, si purga in salute e dice che la malattia scilipotidea non si può prevenire o prevedere. E questo la dice lunga!
Dobbiamo essere guardinghi, non abbassare la guardia e lasciare deleghe in bianco a nessuno fino a quando non ci sarà una vera rivoluzione delle coscienze e un più elevato livello culturale anche laddove si pensa che la cultura sia di casa sol perché c'è una fredda e pazzesca accumulazione dei saperi.
Nel frattempo che fare per evitare che anche tra le istituzioni non avvenga più il mercato delle vacche grasse? Semplice: il deputato parlamentare o senatore che ha crisi di coscienze tali da non dormire la notte piuttosto che passare in una formazione diversa da quella in cui è stato eletto deve obbligatoriamente dimettersi così da lasciare il posto a chi è dietro di lui nella sua stessa lista.

1 commento:

  1. Sono d'accordo sul fatto che chi è stato eletto in un partito non possa poi passare nelle liste di un altro. E questo in una democrazia che si rispetti dovrebbe essere dato x scontato. Ma noi elettori in teoria ci si illude, che i partiti fondino le loro basi politiche su degli ideali di libertà e democrazia che non possono essere delusi ed ingannati dal saltellare da un partito ad un altro da parte dei parlamentari eletti. Ma in Italia ci hanno ALLEVATI a subire questo ed altro...ecco xché ci son persone che si son fidate e hanno votato M5S. E io non li condanno, anche se non li ho ancora visti al parlamento, preferisco meglio M5S che Berlusconi, perché non c'era bisogno di De Gregorio x sapere che il cavaliere era capace di macchiarsi di una simile azione. Già in passato + volte ne abbiamo sentito parlare, x cui io non mi meraviglio. E neanche mi meraviglierei se qualcuno o +, mi auguro di no, degli eletti nel M5S si venda come De Gregorio e di questo sembra non se ne meravigli neanche lo stesso Grillo, si vede che tutti conosciamo le debolezze del genere umano. Dunque ben venga una legge che metta fuori del parlamento chi vuole fare giochi sporchi da entrambi le sponde, e chi viene corrotto e chi corrompe. Ma una volta fuori che non si presentino + x essere eletti, che siano x sempre banditi dalla politica attiva. Se si deve far pulizia ed in contemporanea educare le nuove leve si deve essere intransigenti e senza eccezioni.

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