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giovedì 3 gennaio 2013

la morte di Melania secondo il gip

I casi di omicidio irrisolti tengono sempre banco. E quello che ha visto la coppia Parolisi-Rea protagonista dell'efferato omicidio è ancora caldo per la cronaca. Secondo l'accusa, si legge su “Il Messaggero” “Parolisi uccise la moglie Melania perché lo aveva respinto”.

Questa in sintesi è l'opinione del Gip di Teramo, Marina Tommolini.
Secondo la ricostruzione fatta dalla Tommolini, una tesi grondante di “forse” e supposizioni che, in base a quanto riportato nell'articolo di Teodora Poeta del Messaggero, non provano niente di concreto e rimangono pensieri in libertà nel campo delle supposizioni fantasiose.

In ben 67 pagine “il giudice ricostruisce l'intera vicenda, evidenziando l'importanza del dato fattuale rispetto alla prova scientifica. Quella mattina del 18 aprile di due anni fa la giovane famiglia è andata a Colle San Marco, ma Melania non gradendo la scarsa igiene delle altalene dei piccoli e trovando il gioco sull'altalena dei grandi pericoloso per la figlia, ha proposto di lasciare il pianoro e di andare al chiosco della pineta, curiosa di conoscere i luoghi dove si addestrava il marito e in cui era già stata, dovendo però desistere per la neve”.
Lì, Parolisi, “munendosi di un coltello a serramanico forse per cercare un albero della cuccagna da portare alla suocera o forse per tagliare un qualcosa da mangiare che Melania aveva portato per la merenda della bambina, senza poter escludere che avesse anche le scarpe ed i guanti militari. Melania deve fare pipì. Va dietro al chiosco. Secondo il giudice suo marito, vedendola seminuda, verosimilmente si eccita, avvicinandola e baciandola per avere un rapporto sessuale. Ma Melania, sia per il problema dell'ernia, sia per il fatto della presenza in auto della figlia, lo rifiuta.”
e ancora continuano i forse nella ricostruzione del magistrato:
“Forse rimprovera anche pesantemente Salvatore che, a quel punto, reagisce all'ennesima umiliazione, sferrando i primi colpi. Melania tenta di reagire e di prendere il cellulare che forse aveva nella tasca del giacchino, ma con la difficoltà dell'avere ancora i pantaloni abbassati cade in ginocchio, e, con le braccia divaricate, si appoggia sulle tavole. Pochi minuti e la sfilacciata relazione finisce nel sangue. Saranno le bugie dette dal caporal maggiore ad incastrarlo.”

Fermo il rammarico per la prematura e violenta scomparsa della giovane Melania, donna e mamma che mai potrà alleviare i momenti tristi della sua bambina, starle accanto e sorridere ai familiari, nel leggere l'articolo inerente la deposizione del gip i dubbi affiorano anche perché
Parolisi continua a dichiararsi innocente. E se, a parte le piccole bugie dette, forse, per pudore, Il caporale Parolisi fosse davvero innocente? (da notare che anch'io uso il condizionale e il dubitativo) ma dietro i miei dubbi nessuno soffre, anzi dovrebbero stimolare chi di competenza per scoprire la verità in maniera inconfutabile.

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