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giovedì 5 gennaio 2012

Niente paura, esprimi e comunica amore

mario iannino©
courtesy by Mario Iannino, "attualità" t.m. 2011
Gli ostacoli e le cadute che la vita ci riserva giorno dopo giorno non li possiamo conoscere anzitempo. 
Forse è per questo motivo che alcune cadute hanno il sapore delle imboscate piuttosto che la conseguenza logica di errori commessi per leggerezza, imperizia o perché pianificati dall'egoismo. E quando a cadere è un amico o un conoscente che si è fatto apprezzare dalla comunità per essere stato disponibile all'ascolto dell'altro, un senso di impotenza assale l'animo mentre la testa inizia a riempirsi delle notizie scandalistiche diffuse dai media. Il dubbio lentamente s'insinua e rosicchia le basi del ricordo costruito nel tempo di quella personalità ora incriminata dalla legge e messa alla gogna da una certa stampa inclemente.

Tra i molti dubbi si affaccia la certezza che “l'incriminato” dall'uomo stia soffrendo inferni inimmaginabili da chi è al riparo di certe accuse ed è a questo punto che una parola di conforto diventa strumento salvifico che giunge al cuore del sofferente e lenisce parte delle brutture subite. Ma alcuni sono timorosi, hanno paure delle conseguenze e di quello che gli altri possono desumere dalla vicinanza temporale con l'incriminato perché è più semplice parlare male piuttosto che bene di chi è caduto in disgrazia specie se questi è un personaggio pubblico. Non c'è da scandalizzarsi! Anche Gesù fu tradito e messo in croce. Anche Gesù fu disconosciuto da Pietro prima che il gallo cantasse tre volte.

Per tutte le persone che stanno soffrendo la solitudine imposta dalle vicissitudine della vita,  costrette a stare lontane dagli affetti, ma in particolare alle persone che conosco e che ritengo innocenti dalle accuse infamanti per le quali sono segregate nei luoghi dell'inciviltà, prendo in prestito la poesia di Elena Oshiro e la faccio mia in segno d'affetto e speranza:

Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.
(Elena Oshiro)

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