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giovedì 28 luglio 2011

Copanello, erosione delle coste e abusivismo edilizio

scogliera di Copanello
È risaputo: l'appropriazione forzata da parte dell'uomo deturpa il paesaggio, erode le coste e inquina il mare.

L'inciviltà dettata dall'egoismo di certa gente fa sì che nell'immaginario collettivo i furbi diventino soggetti invidiabili per la posizione strategica delle residenze estive costruite su scogli o demanio rapinato al territorio e alla società.

È normale, quindi, porsi degli interrogativi elementari e chiedere a chi di competenza:

Com'è possibile che un'intera costruzione di migliaia di metri cubi possa essere edificata laddove è per certo un bene comune senza che nessuno, cittadini comuni, associazioni ambientaliste, partiti politici, se ne accorgano in tempo utile?
E ancora, come faranno questi signori che si godono in tutta tranquillità un pezzetto di paradiso in assoluta esclusività con le utenze di luce, acqua, rifiuti solidi urbani e scarichi fognari?

Durante il governatorato precedente, il Presidente della regione Calabria Loiero si era battuto e aveva esposto mediaticamente “l'abbattimento dell'ecomostro” nella pineta di Copanello.
Ma il “risanamento ambientale” sembra essersi fermato lì, con le macerie tra i pini del costone roccioso e il resto delle costruzioni estive signorili saldamente cementate sugli scogli.

alcune immagini recenti (2013), relative alla riqualificazione dell'area le trovi qui, segui il link

1 commento:

  1. il risanamento ambientale è stato portato a termine

    http://aore12.blogspot.it/2013/04/quattro-passi-in-calabria-chiesetta-di.html

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