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lunedì 23 maggio 2011

sacro o profano?

Il posto di Amanda


Finito il tempo delle campagne elettorali gli spazi pubblicitari cittadini si rinnovano. Le facce che hanno sorriso e fatto compagnia a cittadini e automobilisti per un mese circa sono ricoperte da altri prodotti più o meno utili alla società dei consumi.

Anche il posto di Amanda, una ragazza biondo platino tinto che voleva "ripartire dal basso dando voce al nuovo", è occupato da un signore di mezz’età che indossa uno strano cappello con la punta che indica il cielo, un mantello color porpora lungo fino ai piedi e che tiene in mano un bastone come quello che usavano un tempo i pastori quando pascolavano le greggi:
…Otelma!? Ch’è venuto a fare qui?
L’associazione è immediata perché da lontano i paramenti riportano alla mente la sagoma sui generis del guitto visto spesso a intrattenere le platee televisive che si fa chiamare “divino Otelma”.

La sorpresa è maggiore allorché si riesce a leggere “… il nuovo metropolita… Monsignor...”.
Che dire? Non ci sono più le comunità di una volta, quando il pastore delle anime era accolto con la festa e il sorriso nel cuore dei devoti.
Che sia la logica conseguenza dell’evoluzione comunicativa massificata? Oppure della caduta dei valori, dei quali la chiesa sta pagando pegno e che la politica ha frantumato ricoprendoli con la polvere dell’egoismo e della lussuria?

Certo non è un bell’esempio se anche la chiesa per comunicare adopera i cartelloni stardali di grandi dimensioni.
O forse no?
Che Lei, la Chiesa, sia contrariamente a me, al passo coi tempi?

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