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sabato 26 febbraio 2011

Gheddafi, il macellaio folle



In momenti simili gridare il proprio sdegno diventa non solo un’azione di solidarietà verso chi soffre ma è un dovere sociale, è un atto concreto di civiltà e di denuncia. Un no! contro i crimini; il no deciso contro la mattanza perpetrata da milizie al soldo di un pazzo!

Il popolo libico sta vivendo ore drammatiche.

Secondo alcune notizie pare che i mercenari di Gheddafi entrino persino nelle case per uccidere oltre decimare chiunque si trovi per strada.

Gheddafi non è degno di essere alla guida di una nazione! Gheddafi è un macellaio! Un pazzo che usa la forza per tutelare interessi personali! e non ci sono scuse! perché se amasse davvero il suo popolo si sarebbe comportato come Mubarak o semplicemente avrebbe cercato di convincere con modi non violenti i dissidenti.

A prescindere da come stanno le cose, perchè nei suoi deliranti proclami alla tv di stato, gheddafi, accusa i fondamentalisti e gli occidentali, l'Italia e l'America di aiutare gl'insorti; am, ammesso che fossero giochi di potere opposti a sollevare le masse, le Nazioni occidentali, l’Europa, l’America, ma anche l’Australia e persino la Russia, che aspettano a fare cessare un simile genocidio?

La civiltà raggiunta fa indignare chiunque si trovi davanti a crimini efferati e induce a porsi dalla parte degl’indifesi a tutela dei diritti elementari della vita come soccorrere un ferito, una persona in difficoltà ma anche un animale sul quale s’imbatte la violenza cieca di uno squilibrato!

E mentre noi tracciamo iter diplomatici la gente inerme continua a morire in Libia per volontà di un pazzo!

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