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giovedì 25 novembre 2010

contro la brutalità maschilista e la violenza sulle donne

Oggi si ricorda agli uomini brutali che la violenza sulle donne è un crimine. Una barbarie contro le , le sorelle, le figlie.
©mario iannino
mamme
Inutile ricordare l’importanza del ruolo ricoperto dalle donne nella società. Ricordiamo, invece, perché è stata istituita la ricorrenza e quali sono stati i motivi.
La scelta del 25 novembre, come data internazionale della lotta contro la violenza sulla donna, nacque da un accordo tra le partecipanti all'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, Bogotà 1981, allorché accolsero la richiesta della delegazione della Repubblica Dominicana di rendere omaggio alle sorelle Mirabal, tre dissidenti politiche della Repubblica Dominicana, brutalmente assassinate nel 1960 per ordine del dittatore Trujillo.
Con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 novembre Giornata Mondiale per l’Eliminazione delle Violenza sulle Donne, invitando governi, organizzazioni internazionali e ONG ad organizzare attività ed eventi per accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica su questo tema.
In Italia solo dal 2005, Centri antiviolenza e Case delle donne, hanno iniziato a celebrare questa giornata. In seguito, anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali in contrasto alla violenza sulle donne.
Purtroppo l’inciviltà dei costumi, la diseducazione culturale delle società che basano i guadagni sui consumi utilizza appieno il corpo delle donne per stimolare i mercati e i consumi.
Alla donna si concede pochissimo spazio nella società, salvo presentarla come un trofeo ben confezionato nelle ricorrenze, durante le feste e persino nei palinsesti da quando qualcuno ha deciso che le giornaliste televisive ma anche le annunciatrici devono avere un aspetto carino.

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