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domenica 29 agosto 2010

il ramadan di Mustafà, venditore irregolare in Calabria

Ma il ramadan non finisce il 13 settembre?!
Si... oggi io no...
Perché? Chiedo al venditore ambulante seduto a bere una coca nello stabilimento balneare.
È dall’inizio di agosto che vedo tutti i giorni, due volte, tra andata e ritorno, sulla spiaggia, Mustafà. Il senegalese si ferma sotto il mio ombrellone, poggia la mercanzia e parliamo amichevolmente. Mi racconta della sua terra, la famiglia, il suo lavoro stagionale a Firenze e dell’intenzione di prendere moglie a 21 anni. Come, dico, ti accontenti di una moglie quando ne potresti avere due o tre? No io una. Una moglie. Come italiani. Una. Allora significa che hai conosciuto davvero le italiane: già sopportarne una è un’impresa, figuriamoci due. Al di là delle battute scherzose, il dialogo con Mustafà è piacevole e spesso compro qualcosa per aiutarlo: mi dispiace vederlo sotto il sole andare su e giù col suo carico. E, per il rapporto che si è creato, mi sono permesso di chiedergli perché avesse rotto il ramadan.
Domani parto. Oggi ultimo giorno...
Si va Be' ma anche ieri ti ho visto mangiare al centro commerciale. Non dovresti rispettare il digiuno? Forse non stai bene?
Poi, poi faccio, un altro giorno faccio ramadan.
Bah, cos'è sta storia. Allora ve lo potete fare quando e come volete?
Sì sì domani faccio ramadan.
Risponde impacciato il musulmano, venditore ambulante irregolare sulla spiaggia calabrese.
Ok, fai buon viaggio e buona fortuna. Ci vediamo l’estate prossima.

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