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venerdì 26 febbraio 2010
il mondo è mamma
Sulle mamme esiste un’ampissima letteratura che abbraccia storia, poesia e realtà, per cui, ogni altra dissertazione può sembrare superflua; ma, la possibilità di analizzare a fondo la figura materna attraverso le allegorie della figurazione pittorica è talmente avvincente da indurre artisti e neofiti a cimentarsi con le realtà eroiche intrinseche nella figura della donna e, in senso lato, dell’uomo che sente dentro di sé, forte, le pulsioni che solitamente si addensano nell’essere femmineo materno in quanto a sensibilità affettive, esternate senza inibizioni.
In alcune persone, siano esse donne o uomini, sembrano annullarsi le peculiarità affettive; come se avessero timore o vergogna di esternare emozioni; impulsi emotivi che i puri di spirito compiono con estrema naturalezza.
È normale osservare una madre che ciba il figlio al seno ed è altrettanto abituale la mano che accarezza amorevolmente il volto. È, altresì, naturale la dolcezza che accompagna le parole rivolte ai figli; la paura di perderli; il timore di vedere sul volto del figlio l’angoscia…
La mamma è amore, creazione, speranza, fiducia nella vita. La mamma è un terreno fertile dove cullare sogni, piantare progetti e vederli germogliare. La mamma è vita!
La mamma è sinonimo di propensione all’azione vitale creativa! Imperativo categorico di quanti credono nelle forze positive della natura; nel ciclo rigenerante delle nascite e delle morti perché consci della presenza di misteriose energie.
Energie note alle grandi anime. Anime umili che, come Natuzza Evolo, hanno saputo servire umilmente quanti cercano conforto. Natuzza ha sempre elargito una parola di conforto accompagnata da un sorriso; ma anche saputo scuotere le coscienze sopite, con umiltà e amore materno.