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mercoledì 17 febbraio 2021

Pd, leu, M5s insieme con Draghi x l'Europa

Il “fratello maggiore” ha risposto all'invito che Bersani fece qualche giorno addietro:

L’annuncio della nascita della nuova formazione è arrivato con una nota congiunta firmata dai capigruppo in Senato: Ettore Licheri (M5s), Andrea Marcucci (Pd), Loredana De Petris (Leu). “Alla vigilia del voto di fiducia al nuovo governo Draghi”, si legge, “abbiamo deciso, sollecitati da senatrici e senatori dei tre gruppi parlamentari, di intraprendere un’iniziativa comune: la costituzione di un intergruppo parlamentare che, a partire dall’esperienza positiva del governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica e alla innovazione digitale. Con questo spirito, da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese”.


Noi”, ha commentato nella trasmissione di Bianca Berlinguer il segretario dem Nicola Zingaretti, “dobbiamo porci il problema serio che non si possono solo declamare contenuti e valori, il problema nella vita concreta è quello di realizzarli: per questo si fanno “le alleanze anche parlamentari”. Ma soprattutto, ha aggiunto, “l’intergruppo è importante perché questa ampia maggioranza offre al presidente Draghi un’area omogenea per raggiungere gli obiettivi europeisti che altrimenti sarebbe, lui e non solo il progetto, stato più debole”.

Che dire? La politica è alchimia! È un continuo divenire. Gli umori si sommano alle idee personali e ideali. Anche con Monti ci si aspettava il famoso salto nel cambiamento culturale e sociale della classe politica. Avremmo dovuto assistere all'emancipazione della democrazia e della solidarietà che nel frattempo si erano arenate nei personalismi e nelle leggi ad personam, alle bugie dei detentori del potere istituzionale. Tant'è che lo scotto l'abbiamo subito noi dal basso con le riforme alla “Fornero” ritenute dolorose ma necessarie da Mario Monti.

Lo stato sociale in quegli anni ha subito una frenata demolitrice dai contraccolpi nefasti per i comuni cittadini ma non per le classi agiate in cui facevano salotto imprenditori e politici. Una per tutte la serrata dei “pensionati d'oro”! L'alzata di scudi degli intoccabili dorati contro le decisioni sacrosante del prof. Mario Monti ideate per dividere, anzi, condividere i sacrifici tra tutti gli italiani, ha sortito effetti devastanti: quello che molti osservatori definiscono “populismo e populisti o, peggio, malpancisti ignoranti” è il risultato del distacco dalla cosa pubblica e dalla politica attiva degli italiani che si son visti vessati e oggetto di macelleria sociale.

Tanto per ricordare.

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