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giovedì 31 dicembre 2020

Catanzaro, arredi urbani e pubblica in-utilità

Lo squarcio di cielo limpido suggerisce di intraprendere una camminatina dopo pranzo. Che non guasta mai! Indosso il giaccone. Alzo il bavero e calzo anche un cappuccio leggero ed eccomi in strada. Il nuvolone nero, sospinto dal vento si avvicina minaccioso.

Piove! D'improvviso piove.

Il tempo è inclemente.

Il vento, che a Catanzaro non è una rarità, ma più la pioggia improvvisa mi costringe a ripararmi sotto la pensilina impiantata da poco tempo. Non ci sono altre possibilità se non la fermata del pullman cittadino in questa parte della città.

Il vento spinge l'acqua fin dentro l'angolo opposto di quello che avevo ritenuto essere un rimedio e un riparo al maltempo.

Inutile stare lì. Riprendo la marcia e a passo veloce faccio ritorno a casa.

Eppure sono state sostituite di recente! Possibile che nessuno dell'ufficio tecnico abbia supposto, non dico valutato, ma neanche si è immedesimato per un istante di trovarsi lì per usufruire del servizio di mobilità cittadino come un utente qualunque?

Eppure a Catanzaro i giorni e le notti, si sa, sono abbastanza ventilati. Come può una tettoietta piccola piccola riparare dalla pioggia battente?

E che dire del manufatto in lamiera complessivamente dopo il test eseguito per emergenza quest'oggi?

Se dovessi dare un voto, dopo la fortuita fermata di oggi in quanto a comfort, a seguito del test forzato, tra 1 e 10, direi -15. e sulla qualità estetica meglio soprassedere, ci avevo già messo una pietra sopra durante i lavori di installazione!


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