lunedì 18 maggio 2020

Il risveglio della natura, nonostante la pandemia l'amore vince

Tardo pomeriggio. Il sole è adombrato da una cortina densa. Fa caldo! I vestiti si incollano sul corpo. Davanti a me c'è del movimento. Una danza lenta, sull'asfalto, ai margini della strada e in prossimità dei cespugli che incoronano la fiumara, due serpenti neri si strusciano in una danza antica dettatat dall'amore.

Che schifo! Dico tra me. Eppure rimango a guardare. Nonostante la sensazione stranissima e i brividi di paura per l'inatteso incontro sono ipnotizzato dalla grazia con cui i rettili si accarezzano.

Prendo il telefono e scatto qualche foto. Loro forse non si sono neanche accorti della mia presenza. Io continuo a scrutare lo spettacolo inatteso della natura. Quella danza di primavera è un inno all'amore. Alla fertilità creativa.
Qualche attimo ancora. E poi, sempre attorcigliati nell'amplesso, abbassano le teste e si trascinano tra l'erba alta.
A loro senz'altro non gliene frega noente del covid-19. Non sono a conoscenza della pandemia che preoccupa noi umani. E non sanno neanche che le loro effusioni destano, tutto sommato, invidia... 🙊🙊

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