Capita, a volte, mentre si fa una
passeggiata, di essere coinvolti in discussioni che riguardano la
quotidianità e l'imponderabile.
Difficile non lasciarsi coinvolgere e
spezzare una lancia a favore “dell'incomprensibile intenzione
creativa” del pensiero contemporaneo divenuta oggetto del
contendere, prescindendo, comunque, dalla reale valenza culturale e
artistica del lavoro stesso. I concetti cambiano se il lavoro è
guardato da occhi esperti, da persone che conoscono la storia
dell'arte e i percorsi di pensiero dei diversi ismi rispetto a chi è
completamente digiuno dei pensieri creativi coi quali si misurano gli
artisti.
Ecco un esempio di ordinaria
quotidianità:
Due tir. Due tir sono arrivati. Carichi
di questi sacchi. Mah sacciu eu? Mo' stannu ccà fhinu a ottobra.
È arte! -dico io-
Sìsì arta. Quala arta. I spendiru
armenu ncunu centinaru e migghiara e euri. Almeno! Aggiunge un
secondo uomo.
L'arte costa! E non puoi stare a
confrontare il prodotto artistico ad un qualsiasi altro lavoro.
Questi non sono semplici sacchi che
formano una trincea o un labirinto. Questa è un'operazione
intellettuale. Dimentica i sacchi e i loro contenuti. Sospendi anche
i tuoi problemi impellenti, cancella la mente. Pensa a qualcosa di
diverso. Non pensare neanche alle intenzioni di chi ha progettato
l'opera e quanto costa ma prova a pensare che cosa ti suggerisce
l'installazione.
E cchi ma' de suggerira. Eu viju sulu
sacchi ammenzu a chjiazza. E dhà nu tombinu ruttu ca ncunu po'
nciampara e cadira. -risponde l'operaio addetto alle pulizie del
parco cittadino-
Il tombino in cemento si trova affianco
all'installazione di Pistoletto, dove nel frattempo alcune ragazzine
fanno la corsa tra gli spruzzi degli irrigatori contandosi gli
schizzi d'acqua che non sono riuscite ad evitare tra grida e risatine
isteriche per essersi bagnate i capelli o il cellulare mentre fanno
selfie.
Si và bbò ma ammenzu tanti artisti e
ccà propriu a chissu jiru ma trovanu.
Ei, attenzione, questo fa parte della
scuderia ORLER!
Cui, chiddhu ca fa chiddi cosi ala
televisiona? Sì, quello che vende quadri e dipinti in tv.
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