“Capre, sono ancora qui”,
affettuosamente irriverente il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi ha
avvertito così i suoi numerosi fans sulla pagina di Facebook dopo
l'intervento subito alle coronarie.
prof. Vittorio Sgarbi |
La notizia è rimbalzata sui media.
Non appena Vittorio Sgarbi si è
presentato al pronto soccorso dell'ospedale di Modena spinto da un
forte dolore al torace nella notte scorsa.
È uno di quei casi in cui la
tempestività d'azione determina la vita o la morte di una persona.
Ed è con vero piacere che mi accingo a
scrivere, con mia estrema intima soddisfazione, uno degli
innumerevoli auguri di pronta guarigione, che inutilmente andranno ad
intasare il web ma dimostreranno stima e affetto all'uomo che ha
fatto della retorica creativa un'azione plateale: il lessico si fa
teatro e analisi per un'estetica visionaria tutta sua, spesso,
oggettivamente condivisa.
Non credo dica, per incrementare la sua
già gigantesca esposizione mediatica e neanche per vendere qualche
copia in più dei suoi libri, frasi irriverenti come: “stanno
deturpando il paesaggio: se li devono mettere in culo le pale
eoliche...” o altre esternazioni simili. Lui, Sgarbi è fatto
così! Sanguigno e irriverente. Imprevedibile!
Quindi, care capre, per adesso
il cielo non lo vuole!
Vittorio Sgarbi rimane tra noi
per lottare le lacunose ragioni “fruttuose” del brutto che
deturpano le bellezze paesaggistiche italiane e gonfiano dividendi
aziendali privati;
... se a queste problematiche, nei
ritagli di tempo, quando avrà raggiunto il pieno delle forze, tra
un'esposizione mediatica e l'altra, la stesura di un libro e la
ricerca del bello, con veemenza come lui sa fare, desse visibilità
alla ricerca del mondo sommerso popolato da operatori culturali
atipici (lo so, chiedo la luna ma gli Artisti sono vestiti e abitano
l'utopia), secondo il mio modesto parere aggiungerebbe una quota
formativa importante nella cultura visionaria usa e getta del
contemporaneo.
La visibilità e l'attenzione
esponenziale sponsorizzata dal personaggio pubblico potrebbe
conferire alle poetiche contemporanee represse dai media, derise
dagli ignoranti, sottaciute o enfatizzate a seconda dei luoghi e
farebbe comprendere al grande pubblico il meraviglioso mondo di chi
opera fuori dagli schemi e dai mercati non per mero diletto o
snobismo ma perché impegnato in una ricerca linguistica e poetica
contemporanea.
Auguri prof. Vittorio!
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