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giovedì 17 dicembre 2015

Vittorio, c'è ancora bisogno delle tue intemperanze

Capre, sono ancora qui”, affettuosamente irriverente il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi ha avvertito così i suoi numerosi fans sulla pagina di Facebook dopo l'intervento subito alle coronarie.
prof. Vittorio Sgarbi

La notizia è rimbalzata sui media.
Non appena Vittorio Sgarbi si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale di Modena spinto da un forte dolore al torace nella notte scorsa.

È uno di quei casi in cui la tempestività d'azione determina la vita o la morte di una persona.
Ed è con vero piacere che mi accingo a scrivere, con mia estrema intima soddisfazione, uno degli innumerevoli auguri di pronta guarigione, che inutilmente andranno ad intasare il web ma dimostreranno stima e affetto all'uomo che ha fatto della retorica creativa un'azione plateale: il lessico si fa teatro e analisi per un'estetica visionaria tutta sua, spesso, oggettivamente condivisa.


Non credo dica, per incrementare la sua già gigantesca esposizione mediatica e neanche per vendere qualche copia in più dei suoi libri, frasi irriverenti come: “stanno deturpando il paesaggio: se li devono mettere in culo le pale eoliche...” o altre esternazioni simili. Lui, Sgarbi è fatto così! Sanguigno e irriverente. Imprevedibile!

Quindi, care capre, per adesso il cielo non lo vuole!

Vittorio Sgarbi rimane tra noi per lottare le lacunose ragioni “fruttuose” del brutto che deturpano le bellezze paesaggistiche italiane e gonfiano dividendi aziendali privati;
... se a queste problematiche, nei ritagli di tempo, quando avrà raggiunto il pieno delle forze, tra un'esposizione mediatica e l'altra, la stesura di un libro e la ricerca del bello, con veemenza come lui sa fare, desse visibilità alla ricerca del mondo sommerso popolato da operatori culturali atipici (lo so, chiedo la luna ma gli Artisti sono vestiti e abitano l'utopia), secondo il mio modesto parere aggiungerebbe una quota formativa importante nella cultura visionaria usa e getta del contemporaneo.

La visibilità e l'attenzione esponenziale sponsorizzata dal personaggio pubblico potrebbe conferire alle poetiche contemporanee represse dai media, derise dagli ignoranti, sottaciute o enfatizzate a seconda dei luoghi e farebbe comprendere al grande pubblico il meraviglioso mondo di chi opera fuori dagli schemi e dai mercati non per mero diletto o snobismo ma perché impegnato in una ricerca linguistica e poetica contemporanea.

Auguri prof. Vittorio!

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