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giovedì 7 luglio 2011

Tremonti il tosatore



Dopo i correttivi chiesti e ottenuti, il Presidente Giorgio Napolitano ha firmato il decreto legge sulla manovra economica di Tremonti. Come al solito i sacrifici sono distribuiti equamente tra la popolazione e esclude la casta dei privilegiati come i parlamentari e i furbetti dell’alta finanza, le banche. Insomma quelli che hanno il dovere di governare l’economia e il rilancio della produttività nazionale. In sintesi, dopo avere ricevuto i pareri contrari degli amministratori locali, perché,come si evince anche dallo specchietto riportato in basso, la manovra economica pesa tutta sui cittadini. Senza contare le manovre per innalzare l’età pensionabile, vista l’arsura stagnante nelle casse dell’Inps, e senza ricordare i privilegi dei politici in parlamento e i loro bonus elettorali che non vengono intaccati dalla manovra in questione, ecco a voi i tagli a regime per i prossimi mesi a carico dei soliti noti, dipendenti, pensionati e qualche imprenditore onesto:
Nel 2014 le Regioni ordinarie dovranno contribuire a ridurre il deficit per 1,6 miliardi mentre quelle a statuto speciale per 2 miliardi. Nel 2013 le prime dovranno assicurare 800 milioni e le seconde 1 miliardo.
800 milioni, è il contributo delle Province, articolato nel biennio 2013/2014. Nel 2013 gli enti di area vasta dovranno rinunciare a 400 milioni che nel 2014 diventeranno 800.
Mentre il contributo dei comuni è di 3 miliardi, uno miliardo nel 2013 e 2 miliardi nel 2014.

E gl’investimenti per il rilancio produttivo inerente al lavoro per far ripartire industrie, fabbriche, piccole imprese, scuola, funzione pubblica, energie rinnovabili, ricerca, cultura, il welfare stesso, dove sono?
Certo, è semplice andare dal parrucchiere e tosare a zero i capelli, per fare questo non c’è bisogno di nessuna maestria. E neanche sperperare i soldi pubblici per pagare qualcuno che studi come praticare il taglio.

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