Vista dall’alto è una bellissima immagine. Il paesaggio è ordinato. Corvo e Aranceto; due quartieri gemelli, nati nello stesso anno con la volontà politica di estendere Catanzaro verso il mare; uno di fronte all’altro divisi dal torrente Fiumarella e dalla ss 106, sembrano posti tranquilli. E lo sono perché ridotti a quartieri dormitori dall’ignavia della politica. Un’apatia che si protrae nel tempo se si pensa che le prime cooperative edilizie datate 1975 hanno consentito l’urbanizzazione della campagna tra S. Maria e Lido e dato vita a sporadici comitati di palazzo più che di quartiere, visto che ognuno pulisce le erbacce attorno al proprio palazzo.
Quartieri popolari che hanno a che fare con i bisogni e le realtà connaturate all’estrazione sociale degli insediati, se si pensa che a pochi metri più a nord, nel quartiere Pistoia, l’insediamento popolare accomuna rom locali e lametini con i cosiddetti italiani in agglomerati invivibili; e questi, gli zingari, sono le uniche persone che animano viale Isonzo.
Cosa manca a questa fetta imponente di territorio catanzarese per essere vivibile anche in relazione alle tasse che si pagano?, presto detto: l’urbanizzazione reale! Fatta di farmacie, sportelli postali, attività sociali, ritrovi per i giovani e gli anziani ma anche per i meno giovani e non ancora anziani che vogliono socializzare. E ancora: la manutenzione degli spazi pubblici quali aiuole, marciapiedi, giardini e parco giochi. Anzi no, nel parco giochi l’erba è stata rasata per metà. Non si capisce il motivo che ha indotto la ditta appaltatrice a sospendere la manutenzione.
Adesso la patata bollente è passata nelle mani del neo sindaco Traversa; il quale, da amante del verde (nel suo programma elettorale c’era la costituzione di altri tre parchi verdi) e della città, deve analizzare e risolvere i problemi annosi che gravano sui cittadini della periferia del capoluogo di regione.
Buon lavoro Sindaco!
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