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lunedì 11 aprile 2011

una poltrona a qualsiasi costo, ecco come certi personaggi raccolgono voti



Quanti siete? Fammi un elenco con nomi e cognomi, residenza elettorale e data di nascita dei tuoi dipendenti. E mi raccomando…

Non è l’anteprima di un romanzo di ‘ndrangheta ma è l’incontro tra un piccolo imprenditore e un noto volgare mascalzone della politica locale che usa il suo potere per portare voti ad un candidato sindaco. Un candidato stimato dai concittadini che non ha bisogno di mezzucci o ricatti per essere eletto a rappresentare degnamente i cittadini di Catanzaro. Anzi, è dato per certo che la fascia di sindaco sarà sua.

Però, visto che solitamente chi porta più voti ha a disposizione incarichi importanti da assegnare, lui, il mascalzone, approfitta della sua condizione dominante attuale per garantire a un tirapiedi il posto tra i futuri assessori comunali, così lui, il farabutto, mantiene il potere e rinforza la cordata dei leccaculo forti coi deboli e mappine coi potenti.

“che devo fare? Devo lavorare. Ho famiglia e anche i miei collaboratori hanno famiglia. Ma io gli ho detto che posso garantire solo di me stesso, gli altri non so…”

Certi ominicchi non sono degni di sedere negli uffici pubblici e peggio rappresentare la gente perbene e legiferare, però, purtroppo il bisogno, la fame, rende deboli! Quindi, rassegniamoci a vederli ancora lì finché morte non li stronchi tutti o che qualche magistrato ponga fine agli abusi di potere della gente di merda vestita a festa.

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