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mercoledì 12 gennaio 2011

Ballarò, Gelmini contro tutti

Ballarò, alla ripresa del 2011 (considerazioni di un telespettatore)

A me sembra strano tutto questo rumore che fanno i giornalisti attorno alle figure politiche italiane e mi sembra strano anche l’atteggiamento della fiat e dei sindacati. C’è la sensazione che tutti vogliano nascondere qualcosa, che so, è come se usassero lo stratagemma dello specchietto per le allodole. Cioè, catturano la nostra attenzione su litigi che infiammano la curiosità spicciola, ci fanno infervorare attorno a qualche discorso, ci fanno schierare in una guerra tra poveri mentre loro sono intenti a sbrigare tutt’altre faccende che noi della plebe minimamente immaginiamo.

d'altronde non è cosa di tutti i giorni vedere la Gelmini aggredire verbalmente Rodotà, contestarlo mentre fa un’analisi della Carta Costituzionale per spiegare che la legge è uguale per tutti; eppure, lei, ha la presunzione di controbattere, in un discorso che anche i bambini reputano logico e serio, con parole di fuoco, tant’è che qualcuno dell’opposizione replica: “Lei tutela gl’interessi della ditta”.

A questo punto spengo la tv, li mando mentalmente a … e buona notte ai suonatori; tanto le loro discussioni, imbevute di falsi litigi e false verità non cambiano la vita dei telespettatori, né tantomeno si schiodano dai rispettivi convincimenti, semmai si avvinghiano maggiormente alle poltrone per migliorare la loro condizione di vita, ricordando sempre che sono lì perchè lo vogliono gli elettori.
Personalmente, avrei preferito assistere ad un incontro tra persone civili, pensanti, che sappiano accettare la logica dei discorsi, anche quelli contrari ai propri interessi immediati ma che diano respiro alle intelligenze propositive e spazi lavorativi adeguati ai giovani.
Invece tutto si avvita attorno a concetti lontanissimi dai voleri veri della gente comune.
O per lo meno, qualcuno tenta di farli, i discorsi concreti, ma è tacciato di comunista! dimenticando gli affari con Putin.

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