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martedì 4 agosto 2009
barbarie ambientali, incendi nel golfo di squillace
Autocombustione?
È obbiettivamente difficile che si sprigioni un fenomeno spontaneo di autocombustione in mezzo alla natura rigogliosa anche con una temperatura di oltre 30°. Gl’incendi estivi, il più delle volte, sono la conseguenza di azioni dolose. Azioni attuate da chissà chi e scaturite da chissà quale contorto modo d’intendere la vita… Qualsiasi analisi è ininfluente. Certamente non farà cambiare le mentalità rozze, visto che i piromani continuano a dare sfogo agli istinti primordiali. Un tempo i pastori davano fuoco agli sterpi così da far spuntare l’erbetta tenera per cibare gli armenti; e, la pratica, tenuta sotto controllo, serviva a qualcosa. Ora si appicca il fuoco a boschi di conifere, uliveti, vigne, case! Tanto per il piacere vandalico di danneggiare qualcuno…
Lo sdegno è la reazione genuina di quanti non accettano la sottocultura del delinquere come concetto territoriale.
Di certo piange il cuore e si resta annichiliti davanti ad uno scenario ambientale che per formarsi e raggiungere la fase vegetativa ottimale ha avuto bisogno di più di mezzo secolo di cure, comunque cancellato in una frazione di secondi dall’idiozia facinorosa di un demente.
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