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sabato 20 giugno 2009

sospesi tra spirito e materia, l'arte di governare


L'arte di governare

Gestire la sopravvivenza della specie, migliorarne i comportamenti; erudire, innalzare gli standard cognitivi delle popolazioni diventano concetti eversivi nella repubblica dei pagliacci. Sia ben chiaro: non del pagliaccio circense che fa arte e gioca con le debolezze umane; ma di tutti quegli individui amorfi che compongono la massa acefala; quella quantità roboante che inneggia il leader a prescindere, come diceva la buon'anima del grandissimo Antonio De Curtis in arte Totò.

Governare è analizzare i bisogni del paese e risolverli; abbattere ostacoli fisici e mentali; dare buoni esempi di rettitudine comportamentale; non prestare il fianco ai delatori, che, in quanto tali, non aspettano altro!

Nei ricordi degli Anziani si riscontra un dato caratterizzante dei costumi di un tempo: la miseria, la fame, la povertà rendeva la famiglia, cresciuta con sani principi, solidale. Il cibo, se pur poco, veniva diviso in parti eque tra tutti i componenti. Il culto della vita era esteso anche ai prodotti della natura, agli animali: a tutto ciò che fa ecosistema e concorre al sostentamento equo-solidale.

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