Pagine

lunedì 15 gennaio 2018

Ouija 2014/ 2016.

Ouija rappresenta una serie di film scaturiti da un gioco tuttora in commercio: la tavola ouija che metterebbe i giocatori in contatto con gli spiriti.
Le regole del gioco sono tre: non giocare mai soli, non giocare in un cimitero, salutare sempre.
A prescindere dalle svariate versioni emerse a galla negli anni, quella del 2014 mette in luce il “peccato” nell’aver violato la prima regola, mentre quella del 2016 la seconda.
La versione del 2016 si rivela essere il prequel del film del 2014, in quanto quest’ultimo prende le mosse dal ritrovamento in soffitta della tavola ouija appartenente ad una famiglia vissuta in anni precedenti nella casa; una madre che per vivere faceva la medium e per dar voce agli spiriti ed enfatizzare il tutto si serviva della figlia piccola che successivamente sarà posseduta dagli spiriti costringendo la madre a cucirle la bocca.
Versioni differenti e modalità horror differente.
Versione 2016: horror= ansia continua e assidua, orrido ed effetti speciali; versione 2014: possibilità di sfuggire e stroncare momentaneamente l’azione, meno effetti speciali, paradossalmente più azioni, meno ansia.
Ho avuto la possibilità di vedere entrambe le versioni ma in senso temporale “invertito”: prima 2016 e poi 2014.
Credevo che la versione 2014 fosse una copia di ciò che avevo già visto, e invece ho dovuto ricredermi notevolmente, in quanto ho apprezzato molto di più questa.
La valutazione ovviamente è personale, ho letto valutazioni di gran lunga più propense alla versione successiva, ma come ho detto sopra, credo dipenda dalla valutazione soggettiva che più ci attira e più ci evoca l’horror.

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.