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giovedì 28 settembre 2017

Enel, consumi e costi finali assurdi in bolletta

A me le torte piacciono quasi tutte.
Ma questa proprio non la sopporto! È indigesta. E credo che non risulti insopportabilmente indigesta solo a me. Sta sullo stomaco alla quasi totalità degli italiani che, come me costretti dalla civiltà sono intenti a fare i conti con le bollette accorciate dalle aziende che conteggiano in settimane e non più mensilmente tasse e prodotti erogati.

Telefoni, luce, gas sono diventati nemici degli utenti e a poco valgono le denunce dei consumatori.
Le aziende riescono a mettere le mani in tasca degli abbonati con estrema facilità. Tariffe e voci in bolletta sono la sintesi concreta della “finanza creativa” made in Italy messa sotto gli occhi degli utenti.
Non è una beffa ma trasparenza, secondo alcuni.

Trasparenza? Certamente! I loro comunicati grafici sono trasparenti. Evidenziano che rispetto ad un reale consumo della materia prima trattata, cioè, nel caso della corrente elettrica, quella che in casa fa partire la lavatrice, accendere la tv e anche le lampadine, la cifra finale da corrispondere alla società che gestisce il servizio è un autentico salasso per le famiglie.

Inutile approfittare delle offerte sulle lampadine a risparmio energetico. Ininfluente accendere la lavastoviglie di notte. Irrilevante lavare i piatti a mano. E persino l'ora legale non fa risparmiare il gregge.

E tra non molto, quando il mercato non sarà più vincolato dalle tutele sociali imposte dalle leggi del governo, quei governi che ancora pensavano al ruolo sociale delle imprese pubbliche cresciute con gli aiuti di Stato in conformità e come recita la Carta della Repubblica Italiana fondata sul lavoro?

A conti fatti le liberalizzazioni e le privatizzazioni hanno amplificato la fame di guadagni delle aziende e delle lobby che marciano e macinano profitti sulla fame degli altri.

Renzi. Gentiloni. Boschi. Alfano. Etc etc etc ne sono a conoscenza?

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