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sabato 29 aprile 2017

L'alba del giorno prima.

Eppure posso, voglio e sento di dirtelo:
mi manca come aria
l’odore intenso
della nostra complicità.
Prender fuoco in un attimo,
 In una fiamma che tocca l’apice
E poi con una coperta spegnersi piano.
E’ sempre stata come
L’alba del giorno prima
Così serena prima che arrivasse
La tempesta.
Lo dicono i saggi che la pioggia
Non dura in eterno,
ma gli scogli lo sanno che
in inverno l’acqua agitata gli sbatte addosso
giorni, mesi, senza sosta alcuna.
E gli scogli lo sanno che l’acqua
Li leviga con la sua forza.
E io penso che non m’importa
Per niente
Far passare la tempesta
Ma ritrovarmi serena
E imparare qualcosa da ciò che
Succede.
E io lo so che ritroveremo tutto
Ciò che momentaneamente
È perso. Come quel ricordo in soffitta
Tanto cercato ma disperso per distrazione
E non curanza.
Così una volta che lo ritrovi
Gli dai il doppio delle cure
E glielo dici ferma: quello che è successo
È solo una pallina di carta gettata via
Di parole scritte male.
E adesso ascolta:
Torniamo ad ardere,
e così sia.
(Ai ricordi, a tutti quelli che abbiamo, d'amicizia come d'amore, nel mutare inesorabile del tempo. Ai ricordi, agli inizi e alle prosecuzioni.)

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