Ancora una volta i barbari che occupano
Montecitorio dimostrano di fregarsene altamente dell'opinione di
cittadini e dopo estenuanti incontri tra i partiti ecco la porcata
che presentano agli italiani dopo un mese e mezzo dall'impegno preso
dai presidenti delle Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fini, la
riforma del finanziamento dei partiti è così riveduta e corretta:
l'aula di Montecitorio ha approvato
l'articolo 1 del Ddl sui bilanci dei partiti che lo riduce da 182
milioni circa a 91 milioni nel 2012.
quanto potremmo risparmiare ancora se il finanziamento ai partiti italiani fosse parificato agli altri partiti politici europei? |
Il testo approvato con 372 sì, 97 no e
17 astenuti, prevede che i contributi siano ridotti a 91 milioni
l'anno il 70% dei quali, pari a 63.700.000 euro, viene corrisposto
come rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e per
l'attività politica. Il restante 30%, cioè 27.300.000 euro, viene
erogato a titolo di cofinanziamento.
I conti li ha fatti la Ragioneria dello
Stato stimando che, a regime, nel 2016, i risparmi derivanti da
questa legge per lo Stato saranno di 11 milioni di euro. Se è vero
che nel 2012 i rimborsi passeranno da 182 milioni circa a 91 milioni,
cent più o meno, infatti, nel 2013 la riduzione sarà dai previsti
160 milioni circa ai 91 circa, con un risparmio di poco più di 69
milioni di euro; nel 2014 il risparmio sarà di 58.440.548 euro e nel
2015 e 2016 di 50.193.278. Una parte di questi risparmi però servirà
a coprire l'aumento delle detrazioni previsto dalla legge.
Nel contempo Di Pietro e l'Italia dei
Valori presentano alla Camera le 200 mila firme raccolte per la legge
di iniziativa popolare contro il finanziamento pubblico ai partiti.
Secondo Antonio Di Pietro «la proposta
di partenza non può che essere questa legge che non arriva dai
conciliaboli segreti dei partiti ma direttamente dalla volontà
popolare. Questo significa democrazia».
Ma principalmente significa tenere
conto della Volontà del popolo italiano! Che ha detto no allo
sperpero del denaro pubblico! No al finanziamento dei partiti!
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