L’accanimento dei mezzi di comunicazione di massa sulla notizia, la diffusione metodica e l’aggiornamento fobico, specie se i fatti trattano argomenti morbosi, quali, violenze, scandali, omicidi, vedi la telenovela che “zio Michele” sta tenendo in piedi da diversi mesi, senz’altro fa aumentare le vendite e incrementa lo share e diseduca le masse.
Basta poco per fomentare la gente all’odio xenofobo; all’insofferenza per il diverso, sia esso malato psichico, deforme, di etnia diversa, di religione diversa, di sesso diverso o gay.
La mancanza di cultura feconda i terreni scialbi e lì fanno proseliti i grandi uomini. quelli che hanno la soluzione immediata: esecuzione sommaria a chi sbaglia ma di contro non fanno nulla per evitare l’errore e prevenirlo.
Democrazia significa convivere pacificamente, rispettare le minoranze, altrimenti si finisce a lottare e guerreggiare con chiunque la pensi differentemente da noi. Come è successo in padania da quando un tipo ha rispolverato il mito della razza e ha aggiunto il sole delle alpi per riportare in auge un’ideologia egoista già conosciuta nei tempi passati.
La paura nasce e si amplifica nell’ignoranza, sobilla le menti deboli, assoggetta e modella uomini e popoli. E per evitare che ciò accada c’è bisogno di divulgare cultura! Perché la cultura, il sapere, i confronti aiutano a crescere e a smascherare gl’imbonitori.
Per concludere: se i mass media la smettessero con le trasmissioni di notizie trash sarebbe già un punto a favore della cultura e un buon viatico per il risveglio delle coscienze.
Basta con le fantasie di zio Michele, della figlia e della moglie. Una ragazzina non c’è più. È stata assassinata! Ora tocca alla magistratura eseguire indagini e scoprire i colpevoli. A noi resta solo la possibilità, per chi crede nell’aldilà, di sussurrare qualche preghiera. Ai giornalisti condurre inchieste serie e narrare i fatti senza indugiare, compiacenti, su certi particolari inutili.
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