strategia della comunicazione
Quando ancora non si conosceva la scrittura, gli oratori usavano metodi verbali semplici simili a nenie per divulgare notizie o saperi. La ripetizione cadenzata, scarna, monotona rimaneva nella testa degli uditori a lungo fino ad essere assorbita, appresa come una orazione.
Con l’avvento della scrittura, i messaggi non si limitano a mera comunicazione di servizio o apprendimento rudimentale ma lasciano spazio a pensieri complessi. Gesta epiche di santi ed eroi, non più solo appannaggio dei pittori, sono descritte anche dagli scrittori per il vasto pubblico che si cimentano a disquisire, astrarre e rappresentare mentalmente pagine di pregevoli libri. Ma ancora siamo fermi storicamente alla scrittura elitaria. La maggioranza della popolazione è erudita dall’esposizione pittorica degli affreschi pubblici delle chiese o statuarie delle piazze.
La scolarizzazione pubblica in Italia è un fenomeno sociale relativamente giovane, databile negli anni della dominazione francese; le prime scuole pubbliche in Calabria, istituite per i lavoratori e i familiari delle ferriere della Ferdinandea, si devono a Gioacchino Murat.
Oggi la scolarizzazione diffusa ha ampliato gli orizzonti cognitivi e la ricerca operante nelle forme evolutive dei linguaggi ha sviluppato nuove forme di comunicazioni grafiche, figurali, oratorie.
Non esistono regole fisse nell’esposizione creativa di un prodotto commerciale o culturale ma tale libertà non può prescindere dalla chiarezza e prima ancora dalla curiosità visiva racchiusa nella veste grafica del prodotto stesso.
Un dato rilevante, che determina il successo o l’insuccesso del prodotto che s’intende divulgare è determinato dai caratteri di stampa e dalle immagini inserite a corredo dei testi.
Detto ciò, i principi della comunicazione possono essere sintetizzati nel seguente teorema: messaggi accattivanti, chiari e immediati.
I pubblicitari conoscono bene i meccanismi della visione; apprendono e divulgano modi di vita comuni oppure sublimati pur di catturare l’attenzione del vasto pubblico. Nonostante ciò, quando i curatori di testi sottovalutano gli elementi fondamentali appena esposti o s’innamorano delle proprie idee, può accadere che un buon documento sociale, politico o letterario passi inosservato al grande pubblico.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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