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venerdì 19 maggio 2017

Assuefazione da teatro: Toghe Rosso Sangue al Teatro Grandinetti (Lamezia Terme, Cz)

Francesco Polizzi, Emanuela Valiante, Diego Migeni, Sebastiano Gavasso .


18 Maggio, Lamezia Terme (Cz) ore 20.30 , Teatro Grandinetti.

“La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”.
Toghe Rosso Sangue nasce dalla voglia di ricordare, “fare memoria” e fare teatro su una parte della storia italiana che spesso viene messa da parte per verità scomode sulla storia della mafia italiana. La scena ricalca gli ultimi 25 anni di storia,dal 1969 al 1994.

Storia che vede protagonisti 27 magistrati tutti colpevoli di servire lo stato, vittime volutamente cancellate dalla memoria collettiva.
Per molti magistrati, l’esercizio delle loro funzioni ha significato lo scippo sia del loro impegno quanto la loro cancellazione dal processo di “rivoluzione” della Repubblica Italiana.
Così, la morte della giustizia e la giustizia nella morte tracciano una linea rossa, rosso sangue, che crea un blocco nella storia dell’Italia.
Dagli errori giudiziari verso il singolo cittadino ai processi sommari dei Nuclei Armati Rivoluzionari, dal Padrino di Coppola e Brando alla Magliana di Placido e Scamarcio, dalle micce corte di Prima Linea a Via D’Amelio,dalla terra di Calabria alle vendette delle ‘ndrine, dalle stragi di Stato allo stato di scomparso di Adinolfi.

Da qui il progetto Toghe Rosso Sangue: la storia che si fa teatro.
Quattro voci che senza alcuna valutazione politica nonché senza condanne, fermamente inviano un omaggio a uomini morti nell’espletamento del proprio dovere.

Uno spettacolo di Francesco Marino 
scritto da Giacomo Carbone 
ispirato da Paride Leporace
 con Francesco Polizzi, Emanuela Valiante, Diego Migeni, Sebastiano Gavasso 
con il patrocinio dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati.


Senza ombra di dubbio è stato uno spettacolo che ho avuto il piacere e la passione di guardare.
Attori di spiccato prestigio e talento di cui mi sono totalmente assuefatta nell’interpretazione autentica.
Forse, noi giovani siamo troppo poco coinvolti nel teatro oggi, ma stimo fortemente che recandosi si possa  comprenderne a pieno il valore, accrescendo la voglia nel prenderne parte.
Un testo teatrale che, per le tematiche trattate e per il mio innegabile interesse, mi ha appassionato molto e, aggiungerei ancor più avvalorato dalla presenza e coinvolgente azione degli attori.
E’ stato in tutto e per tutto uno Spettacolo che mi sarebbe dispiaciuto farmi raccontare.
Credo altresì che i quattro attori in scena non avrebbero potuto rapire l’attenzione meglio di come abbiano fatto.
Il mio ringraziamento particolare va ai “fantastici quattro” attori e a chi ha voluto portare qui cotanta bellezza.

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