È stato faticoso ma alla fine, dopo l'ubriacatura depistante dei titoloni allarmistici, tra banner che si aprono all'improvviso e pubblicità nascoste la verità è saltata fuori:
il caso Gaudio non sembra esistere!
Tirato in ballo per presunte ingerenze in un concorso a cattedra da alcune intercettazioni in cui l'ex Magnifico Rettore esprimeva un suo pensiero, che difatti perorava la giusta ricompensa al merito dei candidati:
Nelle intercettazioni Eugenio Gaudio dice a chi gli propose di presiedere la commissione: “se partecipa il premio Nobel con me vince il premio Nobel.”
Invece i titoloni dei giornali pescano nel torbido e, per vendere qualche migliaio di click, puntano al lato oscuro dell'indagine: Gaudio indagato!
Invece, sempre dopo numerosi salti acrobatici tra le pubblicità dei banner farlocchi, spunta la quasi certezza dell'archiviazione delle indagini, che comunque dovrò essere decisa da un giudice.
Insomma niente di nuovo nei titoloni allarmistici e fuorvianti sulla rispettabilità delle persone esposte alla visibilità mediatica.
Intanto i calabresi aspettano il miracolo della sanità sanata dal deficit, dalle nomine clientelari e con i servizi sociali attivi.
In una società normale è ovvio pensare di avere ospedali potenziatati con medici e personale sanitario degni del ruolo che ricoprono. E la valorizzazione delle figure che orbitano attorno all'universo “sanità pubblica” dovrebbe essere un imperativo categorico.
Sfatiamo la retorica degli “angeli in camice bianco”. Questa è gente che lavora! Gente che ha fatto una scelta! Sono lavoratori motivati che hanno abbracciato la missione e fatto solennemente il giuramento di Ippocrate!
Certo lascia qualche perplessità la notizia che Gino Strada sia stato chiamato per allestire ospedali da campo viste le strutture dismesse o depotenziate dai tagli ma anche dal mancato turn over nella sanità, ovvero il mancato ricambio e quindi l'avvicendamento del personale necessario per garantire l'equilibrio tra la mole di lavoro e il giusto funzionamento delle strutture.