Astrologia, cartomanzia, divinazione.
Fin dalla preistoria, l’uomo, ha accolto con diffidenza i nuovi eventi. L’ignoto era indagato dagli sciamani che s’intendevano di medicina e astrologia. Il sapere degli stregoni incuteva rispetto e timore; il capo tribù in primis lo consultava prima d’intraprendere una battaglia o stringere patti con tribù rivali; mentre gli altri membri del villaggio si rivolgevano a lui per malanni, nascite, siccità e carestie. Insomma, le sue doti di divinare il futuro lo rendevano potente.
A ogni oracolo azzeccato il suo carisma ingigantiva e, la sua fama, a volte oltrepassava i confini.
Ancora oggi è così! Astrologi e cartomanti fanno fortuna sull’ingenuità e sull’insicurezza delle persone deboli affrante da problemi reali o immaginari che, per porre fine ai drammi esistenziali, si rivolgono agli sciamani contemporanei che scrutano il cielo, interrogano le stelle, tracciano linee e visualizzano case astrali, dove collocano tori arieti leoni vergini gemelli…
E poi, c’è chi legge i fondi di caffè, il lancio delle pietre, interpreta il pendolo, legge la mano e i piedi.
Per non scontentare nessuno, i sapienti divinatori assegnano sempre qualcosa di positivo al messaggio dell’oracolo sia che si tratti di una divinazione a personalità importanti o a semplici e ignoti cittadini.
È ovvio che il responso dedicato a un uomo famoso occupi maggiore spazio ed enfasi nei talk show.
Ebbene, alla fine dell’anno questi signori illuminati offrono il meglio dei giochi divinatori, adulano i potenti ed elargiscono pillole di speranza alle masse racchiuse e rappresentate nelle case astrali. Case con un leader ben definito al quale è destinata ogni positività del segno; poi ci sono le stanze delle nascite suddivise in decadi affollate di poveri sottoposti a vessazioni continue che sperano sempre nella rinascita vittoriosa di un condottiero che li emancipi al rango nobile.