Il mare è stato irrequieto in questi giorni. le onde alte hanno depositato acqua e sabbia oltre il muretto che delimita la passeggiata del lungomare e la spiaggia sottostante.
Al di là del muro, nello spazio sabbioso tra la battigia e l'acqua, qualcuno cammina. Saltella, non passeggia. Sembra quasi una sfida tra chi lascia le orme sulla sabbia pulita e appiattita dalle onde .
I gabbiani fluttuano. Si lasciano dondolare dalla marea. La giovane mamma indica al bambino gli uccelli marini mentre sbriciola qualcosa sul muretto e lancia uno stridulo “cokàii”.
Il cielo si oscura sotto lo stormo in volo. I gabbiani garriscono rubandosi i bocconi l'un l'altro. S'inseguono. Il più spavaldo vola sulla testa della giovane mamma e le strappa di mano un boccone che stava per lanciare nel mucchio. “Basta mamma non gli dare tutte le mie patatine”.
Sul lato opposto della strada i raggi del sole penetrano le vetrate dei bar. Gli avventori siedono ai tavolini aspettando la comanda. Noi preferiamo consumare il caffè al banco: uno corto e uno macchiato accompagnati, di tanto in tanto, da qualche castagnola farcita con crema al limone. Non abbiamo preferenze, sono tutti bravi e professionali i pasticcieri che operano a Catanzaro Lido. E oggi abbiamo deciso di allungare il percorso per godere è omaggiare il bel tempo! Dopo il freddo e la pioggia è piacevole passeggiare sotto il sole, godere dei profumi effusi nell'aria iodata.
Pochi metri separano l'entroterra dal lungomare, giusto il tempo di voltare l'angolo, e lì, disseminate l'una dopo l'altra, le attività commerciali allettano il variegato mondo fluttuante della movida.
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