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giovedì 20 ottobre 2016

Renzi, pensioni, tra il dire e il fare

 Nel futuro sistema pensionistico mettiamo anche politici e dirigenti.

Che strano animale ch'è l'uomo! Si appassiona per poco. Guarda all'immediato e non si cura di quanto accade a un palmo dal suo culo.

Sta succedendo una grande bagarre in Europa e principalmente qui da noi in Italia, mentre avanza l'invasione sacrosanta dei migranti, che scappano dai territori ostili per sfuggire alla fame, alle malattie e alle guerre, noi che facciamo?, ci lasciamo menare per l'aia dalle notizie frivole costruite scientificamente a tavolino e parteggiamo per Renzi oppure lo contrastiamo ideologicamente.


Alcuni lo ignorano perché preoccupati da problemi impellenti ben più gravi della modifica alla costituzione ormai ridotta ad un canovaccio buono per chi comanda e tutela le proprie idee.

La globalizzazione europea e mondiale dei mercati ci impone dei criteri che non contemplano le tutele per le classi deboli, per i poveri, che, secondo quanto è stato modificato fin qui dai governi, sono costretti a patire i tagli della spesa pubblica e subirne le restrizioni imposte dai vari ministri che hanno legiferato nel tempo.

La massa, non la definisco “popolo” volutamente, non è tutelata ed ha ben poco da farsi rappresentare e tutelare dalle opposizioni o dai sindacati. Lo testimoniano le leggi promulgate sulle pensioni che dovrebbero essere la naturale salvaguardia retributiva dopo una vita di lavoro.

Leggi che non toccano, però, i rappresentanti del “popolo” che vanno in pensione dopo qualche mandato politico o incarico pubblico affidato dalla politica, ovviamente caricati d'oro.

Vitalizi. Si chiamano così le pensioni d'oro dei dirigenti che hanno inzuppato il pane nella brodaglia pubblica a danno di cittadini ininfluenti.
E' uno scandalo? no! è un delitto contro i deboli.

Cambierà mai qualcosa? Personalmente la vedo dura! Solo con un risveglio ideale che assomma bellezza e cultura si potrà arrivare all'onestà intellettuale che dovrebbe governare le menti e i popoli.

Per adesso stiamo al palo. Soggiogati dai finanziatori che dettano le leggi ai partiti e agli uomini che guidano i partiti. Aspettiamo di vedere la montagna partorire il topolino: l'ennesima modifica alla riforme delle pensioni inps.
Ma non sarebbe più giusto, vista la crisi economica in atto, che anche le classi dirigenti percepissero le diarie e i vitalizi secondo gli stessi criteri imposti ai cittadini riportati nella tabella seguente?


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