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domenica 28 febbraio 2016

Domenica in Calabria

teglia di lasagne casarecce
Abbiamo già parlato delle usanze culinarie in Calabria? (che non sono quelli che si mettono col culo per aria per compiacere se stessi o qualcun altro) :-) ogni tanto una battuta non guasta. Scherzare è importante e vista l'aria che tira è meglio praticare un po' di sana autoironia piuttosto che auto-flagellarsi dietro gli eventi drammatici enfatizzati dai media (è morto da poco la buonanima di Umberto Eco, pace all'anima sua, ed è un tormentone continuo, uno stordimento incessante dei suoi libri, degli aforismi etc etc. della nuova casa editrice da lui fondata e senza contare l'enorme giro d'affari che sta dietro alla fame degli altri, di quelli che fuggono dalle guerre e di quanti non hanno lavoro e indipendenza economica, pur essendo pienamente solidali con quanti soffrono, a noi non resta che vivere con onestà intellettuale, possibilmente senza lasciarci catturare dalle mode del momento).



Ma torniamo alla nostra domenica ed a come in molte case la si accoglie. Naturalmente il primo pensiero è rivolto al Signore ed ai suoi insegnamenti evangelici. Quindi messa e dopo la funzione religiosa se il tempo lo permette una sana e rilassante passeggiata.

La nonna, o la mamma, o tutt'e due insieme, poiché solitamente si recano alla funzione religiosa mattutina, all'alba iniziano a preparare il pranzo domenicale: pasta ripiena o scilattelle oppure lasagne ma ci potrebbero essere anche gli gnocchi e altre prelibatezze della cucina nostrana.
Oggi ci tocca un sacrificio enorme: le lasagne!

Per la loro preparazione occorre:
2 litri e mezzo di sugo di pomodoro;
1 kg di carne macinata:
2, 300 gr. Di formaggio grattugiato;
besciamella q.b.; e ovviamente la pasta.
Provola di latte q.b. E tanto tantissimo amore per la famiglia. BUON APPETITO!

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