Pagine

venerdì 27 marzo 2015

Il Jobs act è una bufala

Questa è una divagazione superficiale se guardata con gli occhi dei politici che apostrofano con leggerezza di populismo gli uomini e le donne che badano alle cose concrete e che non accettano di buon grado le scelte fatte da Renzi con lo scopo di “aiutare” le imprese, vedi jobs act che tradotto significa piano per il lavoro.

Cos'è in sostanza il piano per il lavoro? È una sorta di bonus, uno sgravio fiscale per le imprese che assumono lavoratori. E come avvengono gli sgravi fiscali, chi paga e chi soffre per il mancato introito delle somme non versate dalle imprese nelle casse dello Stato?
Tranquilli. Ancora una volta paga il sud!
Quel geniaccio di Renzi, la sua squadra di governo ha fatto una cosa semplice. Ha dirottato i fondi europei destinati al sud alle imprese che assumono lavoratori per i primi tre anni.


E chi sono queste imprese che assumono lavoratori se non c'è mercato interno visto che se si rompe la lavabiancheria o il forno piuttosto che comprarle nuove si ricorre ai vecchi espedienti?

Sono le imprese esportatrici che non hanno bisogno degli incentivi dato che i prodotti che trattano godono di mercati sicuri e ricercati quali quelli del lusso.

Quindi, tornando al discorso primario, che aiuto dà il piano per il lavoro di Renzi alle piccole e medie imprese, agli artigiani e a quanti sbarcavano fino a ieri il lunario con i lavori tradizionali?

Del rio è sceso, bontà sua, in Calabria e a quanti gli facevano notare l'assenza di Oliverio, ha risposto:«Sono qui per rispettare le visite trimestrali del Governo alla Calabria e per effettuare alcune verifiche tecniche ed amministrative al fine di accelerare la realizzazione e la risoluzione di alcuni problemi».
Erano invece presenti il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, la componente la segreteria nazionale del partito Stefania Covello oltre all'ex ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.

Intanto, dopo le piogge di questi giorni, altre frane si sono aggiunte al terribile crollo del viadotto dell'A3: chiusa la ss182 delle Serre calabresi, chiusa anche la ss18 tra Gizzeria e Falerna.
Ma questi intoppi non interessano Del Rio. Lui pensa al futuro. Ai lavori del futuro. Quelli globalizzanti. E ci si riempie la bocca e gli spazi mediatici della larga banda. Ma se non ci sono i soldi nelle famiglie la larga banda chi la usa? Se non ci sono neanche gli occhi per piangere chi compra i fazzoletti?

Torniamo invece a pensare alle cose concrete. Quelle che davano dignità alle persone. Al lavoro. Alla conoscenza. Allo scambio esperenziale. Al lavoro creativo povero che arricchiva e arricchisce le coscienze.

Facile per i funamboli della politica saltare da una fune all'altra e mettersi comodamente seduti su poltrone inventate come quelle commissioni che dovrebbero studiare e apportare strumenti per creare lavoro che non arriva mai.

Intanto qualcuno ci mostra la luna. Usa parole convincenti. È lì davanti a noi. Basta tendere la mano ed è nostra. Sì. Ma solo se c'impegniamo e sfruttiamo i mercati globalizzati, le star tap, cioè le applicazioni che aiutano nei servizi richiesti on line, come se tutti avessimo l'accesso facile alla rete internet e stessimo sempre a cinguettare cazzate ai seguaci (follower).

Le strade materiali, quelle costruite con cemento e asfalto sono obsolete. Ma se non ci sono le vie di comunicazione tradizionali come arriva la merce una volta che è scesa dal digitale?

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.