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domenica 14 aprile 2013

Vendola, custode della pace e garante del lavoro al Colle

È sufficiente una leggera pressione per entrare in mondi e culture differenti. Per fare questo non bisogna
aore12
Nichi allo specchio
conoscere i misteri della prestidigitazione, essere maghi o capitani nella stanza dei bottoni.

Basta possedere una scatolina magica conosciuta come tv, televisione o pc, personal computer, tablet o android, quindi, uno stipendio per poter pagare un canone e avere accesso alle notizie che i mass media diramano.

E per quanto concerne la qualità delle notizie?
Beh, per quanto concerne la qualità devi affidarti alle tue conoscenze, alla tua sensibilità, alla tua cultura e a come intendi il rapporto con gli altri.

Oggi, dopo aver assistito a un discreto giornalismo e apprezzato il pensiero politico schietto di Nichi Vendola, ospite in “mezz'ora” di Lucia Annunziata, e al suo parlare forbito, nonostante l'insistenza della conduttrice sulla metafora di Enea che fugge da Troia portandosi il padre Anchise sulle spalle, adottata dal leader di SEL per spiegare il cambiamento politico-sociale, la distruzione degli steccati ideologici e la volontà culturale che deve sorreggere il nuovo corso della politica e i dirigenti dei gruppi parlamentari nell'andare incontro alle nuove esigenze che tutti noi abbiamo, ma intesa dall'Annunziata come un'alleanza viscerale tra Vendola/Enea che lascia sel per ritornare in casa PD e traghettare e il segretario, Bersani/Anchise, verso nuove sponde così da formare un governo nuovo ma non di larghe intese, non certo con Berlusconi e il PDL che hanno saputo dividere parlando alla pancia del popolo e fregandolo.

Per Vendola, quindi, niente larghe intese con chi ha portato l'Italia alla rovina e nessun accordo per designare la massima carica della Repubblica! E dopo aver ricordato le urgenze e i conflitti, così risponde a Lucia Annunziata che lo incalza per farsi dire un nome per il Colle:

“Serve un custode della pace che ridia dignità al tema del lavoro Specie in questo momento dove torna il rischio di "una guerra nucleare", serve una figura in grado di far tornare in campo la vocazione pacifista del nostro Paese sancita dall'articolo 11 della Costituzione. Altra caratteristica del nuovo inquilino del Colle deve essere quella di ridare dignità al tema del lavoro togliendolo dalla condizione di vassallaggio nel quale è precipitato in questi anni.”

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