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sabato 13 aprile 2013

Aspettando il Grande Fratello, prove tecniche

Catanzaro, addio alla privacy (per quel che serve!)  


Senza farla molto lunga, i problemi veri di una città qualsiasi sono conosciuti perché comuni a tutti e, nonostante la quotidianità con la quale ci scontriamo con essi, sono definiti, chissà perché, emergenze.
Emergenza spazzatura. Emergenza acqua, fogna, mobilità. Emergenza microcriminalità. Emergenza ambientale, inquinamento. Emergenza povertà... quando, con un po' di lungimiranza, potrebbero essere debellati definitivamente, se solo ci fosse la volontà e la cultura civica di amministratori e cittadini.

Secondo il sindaco Abramo (in barba alla privacy) l'emergenza sicurezza in città si dovrebbe combattere con 700 o 900 telecamere poste a scrutare la città, da nord a sud, e chi circola in Catanzaro da Sant'Elia a Lido, per amore e salvaguardia della quiete pubblica utilizzando fondi comunitari.

catanzaro,  città voyeurista 
Fondi comunitari, ben apprezzati dal sindaco Abramo che per non essere persi, in una delle precedenti amministrazioni Abramo, sono stati impegnati nella famigerata quanto inutile e pericolosa “pista ciclabile di viale Isonzo”.

E adesso, a parte le questioni che stanno dietro a tutta la faccenda denominata “Safe City” dal comune di Catanzaro, che significa l'innalzamento a 24 milioni da spendere e non più i 100.000euro inizialmente finanziati nell'ambito di un pon sicurezza, per spiare. prima degli altri, i quartieri di Santa Maria e Aranceto ritenuti ad alto rischio d'illegalità, ed in merito non gli si può dare torto viste le retate antidroga eseguite negli ultimi tempi, 

Tralasciando anche la revoca del bando pubblico e la richiesta, appunto, dei 24milioni alla regione Calabria per affidare direttamente ad un privato, senza gara pubblica, la videosorveglianza della città, l'intera vicenda lascia basiti.

Può un'amministrazione comunale trattare un problema sociale così delicato e rilevante, qual è, appunto quello della sicurezza, solo con strategie di sorveglianza degne di voyeuristici grandi fratelli, o forse c'è in programma dell'altro, qualitativamente più sano dal punto di vista educativo e sociale, tenuto ancora segreto?

Tecnicamente, il progetto prevede la realizzazione di un centro di comando e controllo equipaggiato con 15 workstation, videowall, server; call center con 4 postazioni per la ricezione delle chiamate; rete privata e dedicata con 25 hub di comunicazione; 700 telecamere, 200 addizionali fittizie; 35 sistemi di riconoscimento delle targhe automobilistiche a due carreggiate e 10 a una carreggiata; 10 vetture della polizia con sistemi di sorveglianza mobile; 46 piattaforme per il comando computerizzato mobile.


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