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sabato 2 febbraio 2013

Grillo, un programma semplice, mirato che piace

tsunami tour, bologna (ph. Miryam)
Beppe Grillo è a Bologna e parla da un palco sotto la pioggia. Indossa un giaccone e un casco giallo da lavoratore per ripararsi dalla pioggia. Di tanto in tanto si dà un'aggiustatina al casco e s'intravedono i capelli bagnati.
È un fiume in piena Grillo! Parla dello Stato che sogna e che vorrebbe governare insieme a noi. Nelle sue parole non vedo assurdità oscene e neanche promesse impossibili. Non ravviso facili populismi in ciò che sta dicendo. D'altronde, se si va a spulciare tra gli scritti la nostra Istituzionali, Costituzione li prevede già. Prevede e auspica una politica che sia impegno e missione sociale; servizio civico che mette i bisogni dei cittadini al centro delle azioni degli amministratori politici e amministrativi e non l'opposto.

Insomma, Grillo fa una carrellata veloce del programma sintetico che muove il Movimento 5 Stelle. E qualcosa già inizia a vedersi in Sicilia! In Sicilia i consiglieri regionali eletti nella lista M5S si sono decurtati lo stipendio e lo hanno messo a disposizione della regione creando così uno sportello di microcredito per aiutare le imprese e i che hanno bisogno di liquidità a tasso agevolato.
Ma, al di là di questo, trovo interessante il salario sociale e il lavoro ai giovani in sintonia con le loro peculiarità. È un delitto, in effetti, mortificare anni di studi o spiccate propensioni individuali per mere questioni di sopravvivenza e porre le persone, bene che vada, nei call center a pochissimi centesimi. È un omicidio scientifico legalizzato imporre l'allungamento dell'età anagrafica a 67 anni per andare in pensione e lasciare i sessantenni senza lavoro ma che hanno versato i contributi pensionistici senza sussidio e senza lavoro.
C'è passione e verità inconfutabili in quanto dice Grillo. La gente lo scolta numerosa, nonostante la pioggia, e rumoreggia consenziente.

Credo che la vecchia politica abbia paura della rivoluzione culturale e delle esigenze reali dei cittadini.
Forse per la semplicità che mette per risolvere i mali e prospetta un futuro possibile della politica che i vecchi politici tentano di demonizzare Beppe Grillo tacciandolo di qualunquista e populista.

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