Arresto preventivo:
Nel paese dei ciechi l’orbo è re!
Ma l’Italia non è un paese di ciechi. Vi sono moltissime menti illuminate. Gente lontana dalle stanze del potere che con il potere dialoga, o perlomeno tenta di dialogare a distanza. Intellettuali, artisti, studenti, precari, disoccupati, cassintegrati suggeriscono valide soluzioni ai problemi impellenti che singolarmente le varie associazioni devono fronteggiare. E il governo che fa? Anziché dialogare con loro per trovare insieme soluzioni adeguate usa la forza, alimenta lo scontro ideologico verbale e fisico. Indispettisce la coscienza sociale dei singoli cittadini. E pensare che qualche anno addietro, gli onorevoli che oggi siedono in parlamento contestavano con uguale, se non maggiore, entusiasmo le scelte di governo con una sostanziale differenza: i ragazzi, gli studenti, i precari, oggi, non hanno interlocutori responsabili, validi e attenti.
Nel casino totale, Niki Vendola sembra l’unico che sappia parlare di socialità, farsi portavoce dei problemi reali dei cittadini. È l’unico che con estrema serenità esprime concetti solidali abbattendo i falsi ideali degli attuali rappresentanti governativi, dei vari Maroni, Gasparri, Larussa, Mantovano, Alemanno, Calderoli, Bossi e tutta quella gente che pensa di risolvere i problemi prodotti da loro stessi coi muscoli piuttosto che prestando ascolto a chi dissente. Sicuramente, questa considerazione non sarà tenuta in conto dai dirigenti nazionali visti i risultati che la loro formazione mentale, cresciuta, con ogni probabilità, con la logica del manganello, la coercizione e l’olio di ricino per i nemici, produce . Sì perché loro non governano un Paese, ma impongono teorie bislacche condivise dal gruppo d’appartenenza, e il resto del paese Italia non esiste, anzi deve soccombere altrimenti scatta la repressione.
un dato è certo:
Il momento storico è senz'altro difficile ma, i rappresentanti del governo ce la mettono tutta per renderlo, di sicuro, drammatico.
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