Cicala o formica?
In mezzo sta la virtù, si diceva una volta.
Le generazioni che sono cresciute vergognandosi dalle pezze al culo non avrebbero mai potuto credere che le generazioni future le avrebbero attaccate e ostentate con orgoglio. E le avrebbero pagate assai. La moda costa!
Molte cose sono state stravolte e quello che un tempo era nobile, uitile, consono adesso è un sentimento insignificante. Non è il caso di vergognarsi nel mostrare e ostentare la pochezza del pensiero dominante se l'esposizione mediatica porta benefici economici. L'immagine esteriore è importante. E chi sa esporre un bel corpo, un bel sorriso e, lascia intendere di vivere una favola è ben voluto e accettato ovunque.
L'abito, in questa epoca, fa il monaco! Anche se di monachesimo non ha nulla giacché non rinuncia alla mondanità che, se pur effimera, apporta notorietà e ricchezze a chi lì ostenta.
La spiritualità è un optional superfluo che nessuno cerca e men che meno coltiva.
Nessuno vuole essere illuminato dalla fioca luce delle candele. Le lampade, meglio i fari a led di ultima generazione evidenziano le forme della materia nitidamente perché affticare occhi e mente alla tremula rosata fiammella dello stoppino? Eppure nella penombra vive un mondo che parte dal cuore e arriva ai cinque sensi. Un teatrino dalle quinte cangianti e insondabili dove ogni pensiero si concretizza e dà risposte ai più intimi bisogni.
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