"giochi pericolosi" courtesy M. Iannino |
Noi che abbiamo la fortuna di essere
nati nei Paesi democratici quando leggiamo di sfruttamento dei
minori, di piaghe sociali, di vendita di organi umani per sopperire
alla fame, di spose bambine vendute a vecchi, di turismo sessuale, di
pedofilia c'indigniamo perché queste azioni non li riteniamo degne
delle nostre storie culturali.
Purtroppo, la nostra distrazione fa sì
che a volte queste azioni indicibili accadano anche da noi, nelle
nostre case, nel nostro rione e nella terra della cultura che tanto
ci fa gonfiare il petto e alzare la voce per rivendicarne
orgogliosamente origini e storie ma che non possono assurgere ad
alibi per purificare le ignominie perpetrate nei confronti dei
deboli.
Mi riferisco agli episodi che in queste
ore hanno invaso i media. Parlo della storia di degrado sociale che
vede implicate delle minorenni in quello che è il tema pruriginoso
fin dall'antichità: il sesso!
Attività che dà piacere e
gratificazioni se fatto con criteri ritenuti leciti.
Le cronache, purtroppo, riportano
episodi di decadentismo totale. Fotografano una società corrotta.
Soggetti adulti che all'apparenza sembrano soddisfatti della propria
situazione economica e sociale. E dall'altra parte adolescenti che
per fare le vacanze, comprare borse e indumenti griffati, aiutare
(dicono loro) la famiglia, una famiglia distratta, isolata, priva di
dialogo, si prostituiscono. “tanto, è solo questione di un'ora!
Basta assentarsi... e a fine giornata hai nella borsetta seicento
euro” questo dicono le due ragazzine.
Ragazzine furbe, attente, se la
vogliamo dire tutta, perché nelle clausole del “contratto verbale”
chiariscono al magnaccia che non vogliono ragazzi dai 18 ai 20 anni
perché potrebbero conoscerli.
E le madri? Una è talmente distratta
da prendere i soldi che la figlia le porge giornalmente senza porre e
porsi troppe domande, le deboli motivazioni che la piccola le dà
vanno bene e non le approfondisce.
L'altra, alla quale la figlia dice di
spacciare, pretende la sua quota.
Inutile continuare. È una squallida
storia di degrado sociale! Situazioni penose che vivono le molte
famiglie che hanno perso la strada dell'emancipazione per censo,
realtà degradate dalla miseria economica e intellettuale, diseducate
dai mezzi di comunicazione di massa e che vedono nel mercimonio della
propria dignità la soluzione alla povertà
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