Nonostante
possediamo una Carta Costituzionale altamente democratica che tutela
i cittadini e sancisce il diritto inviolabile al lavoro, alla vita
sociale, di fatto, siamo ancora lontanissimi da una qualsiasi forma
di società civile degna di questo nome!
L'ennesima
notizia di morte, coglie impreparati e fa montare, insieme,
sconcerto, rabbia e ribellione contro uno Stato che non vuole
tutelare e non sa proteggere i suoi cittadini.
È
inammissibile che la gente debba ricorre alla morte per risolvere
definitivamente il problema della sopravvivenza.
La
notizia è, se proprio ce ne fosse ancora bisogno, la conferma della
disfatta dello Stato. Uno Stato assediato da manigoldi attenti più
allo spread e al sistema economico dettato dalle banche piuttosto che
alle persone.
Quest'ultima
sciagurata azione deve far riflettere tutti gli inquilini delle
istituzioni. Grillini in primis! Checché ne dicano! È vero, loro
non c'erano prima. Ma questo non fa differenza. Adesso ci sono! E non
possono continuare a fare resistenza passiva. Perchè mentre loro
dicono no a ogni proposta e mettono veti, il governo in carica
continua nella sua dissennata visione tecnocrate.
È
mostruoso scoperchiare certe schifezze diventate consuetudine nelle
Istituzioni, non scandalizza e fa incazzare per mancanza di morale o altre belle convinzioni
aleatorie ma semplicemente perché calpesta quanto c'è scritto nella
Costituzione della Repubblica Italia.
E siccome viviamo in Italia, non
c'è nessuna differenza tra chi spende i soldi della politica in
festini e chi si nasconde in un qualsiasi ristorante per fare il punto della situazione, e tra una forchettata di paccheri ai funghi porcini e un bicchier di vino, ricompatta le fila del proprio esercito “rivoluzionario”.
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