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venerdì 16 ottobre 2015

Un nativo con la fionda

Rumori di rami secchi spezzati e la voce di un bambino che parla al nonno: sì nonno questa è buona.
Dai spezza il ramo che viene una bella fionda. Ti aiuto io a farla. Andiamo in cantina e la facciamo… Sì Lorenzo mi aiuti tu a farla però devi fare molta attenzione alle schegge. Prima la devo levigare e poi agganciamo l’elastico.
fionda artigianale


Io andavo nei boschi di castagni. Cercavo un bel getto verde ai piedi dei castagni adulti e lo recidevo col coltello a serramanico. Avevo un bel coltellino a forma di falce e mi era spesso utile nelle mie scorribande campestri, sbucciavo la frutta e intagliavo legnetti. Era talmente affilato che mi consentiva facilmente di tagliare persino le vecchie gomme delle biciclette a strisce per ricavarne elastici per la fionda.
Avevo anche una discreta mira. Si faceva a gara tra i compagnelli. Si indicava un albero o un barattolo ma anche una macchia d’intonaco dei muri. La posta era qualche caramella o lecca lecca.
Ed ora, nell’era di internet, chi mai avrebbe immaginato di assistere alla semplice, costruttiva educazione impartita da un nonno a spasso col nipotino per i prati periferici della città?

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