Inizia il tour elettorale.
"Girerò per l'Italia con i limiti
che derivano dal fatto che sto gestendo un governo ancora in carica.
Domani sarò a Milano, anche nelle strade e nelle piazze". Dopo
aver vestito i panni del più navigato dei politici nostrani ecco
sfatato anche il pensiero di quanti lo paragonavano al rocker Mick
Jagger per il suo impeccabile aplomb.
“Se penso che Monti ha la stessa età
di Mick Jagger”... sempre compassato, mai trasgressivo. Attento nel
misurare le parole. Vestiti, atteggiamenti e conferenze sempre
dosate; diplomatico e dottorale nel suo loden un po' retrò.
Ecco, appunto! Ora inizia anche lui a
girare per le strade, stringere mani (forse) e menare parole pesanti
come pietre che, se pur rivestite di spugna, intontiscono quando
arrivano in faccia agli avvversari, a destra e sinistra.
Adesso, con lo scandalo dei derivati in
MPS è il turno di Bersani e del pd senese che, secondo Monti, dopo
aver invitato a non mettere nelle discussioni elettorali il crollo in
borsa dei titoli mps, ci ripensa e dice:
“la commistione tra banche e politica
è una «brutta bestia» e «va sradicata». L'ha esternato questa
mattina a «Radio Anch'io», Radio Rai 1. Nella vicenda Monte Paschi
«c'entra quel grande partito che viene spesso citato, cioè il Pd
che ha sempre avuto molta influenza attraverso la Fondazione su
quella banca». «Io - ha aggiunto - non sono mica qui per attaccare
Bersani ma per attaccare molto decisamente il fenomeno storico della
commistione tra banche e politica che va ulteriormente sradicato. Poi
lascio ai partiti puntare l'uno l'indice contro gli altri».
Però, che furbaccchione questo proof!
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