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mercoledì 16 gennaio 2013

Bersani, uno di noi?

Catanzaro, Bersani a pranzo,
insieme al candidato sindaco della città
Salvatore Scalzo.
Il 20 e 21 prossimi alcuni elettori dovranno ritornare a votare per i fatti ampiamente noti che hanno fatto traballare e infine sospendere dagli incarichi amministrativi Abramo e la sua coalizione che lo ha fatto eleggere a sindaco di Catanzaro, mentre, a livello nazionale, l'universo politico è in assetto di guerra per riconquistare il potere. Tra i nuovi simboli, mi ha fatto sorridere, ma non tanto, perché ricalca le storture e i guasti creati dalla cattiva politica, la corsa alla clonazione dei candidati forti da parte di emeriti sconosciuti probabilmente attenti più a vincere un posto in paradiso per sé stessi che lavorare per il bene comune.
La guerra, senza esclusioni di colpi bassi, è iniziata da un pezzo e risolto il problema dei simboli civetta, eliminati dal Viminale, i leader si attrezzano nel tentativo di ricucire l'enorme strappo che loro stessi hanno causato tra i cittadini incazzati e demotivati dalle scelte fin qui operate.

Tutti i partiti, indistintamente, continuano a sbagliare. Lo dimostrano con le prese di posizione e con l'assurdo politichese che sciorinano continuamente in televisione. Lo dimostrano con le liste e listini blindati per alcuni esponenti della casta che non deve perdere il potere decisionale.

In tutto questo ambaradan un uomo scende in Calabria, a Catanzaro, e dopo aver tenuto il suo comizio, stretto mani, visitato le rovine ambientali di Janò provocate dal maltempo e dall'incuria umana inclusa la cementificazione selvaggia, quest'uomo, va a pranzo, ospite di una famiglia del quartiere marinaro cittadino.
Tutto questo è di normale routine tra la gente di Calabria. Gente ospitale che offre col cuore le prelibatezze locali a chi sente vicino idealmente. E Pierluigi Bersani è uno di questi. Un uomo apparentemente modesto, pragmatico, che, forse, vede oltre le nebbie diffuse dagli altri. Però, non si comprende, almeno io non l'ho capito, se superato l'alone nebuloso delle elezioni ed eventualmente ottenuto la fiducia degli elettori anche per Bersani continuerà ad esserci la salvaguardia del sistema economico finanziario che tutela le banche oppure metterà al primo posto la tutela delle persone svantaggiate e quelle che un tempo erano definite proletari.

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