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mercoledì 28 novembre 2012

le esasperanti risposte di Enel ai consumatori

Enel, l'energia che ti ascolta.


Così c'è scritto sulle bollette dell'enel ma seconda la mia esperienza è solo uno slogan fasullo scritto sulla carta intestata dell'ente da qualche buontempone. E sapete perché?
 Presto detto, ecco una storia recente drammaticamente vera:
a seguito della sostituzione del vecchio misuratore, quello nero con la rotellina che, privo degli ultimi ritrovati tecnici  non poteva misurare le famose fasce orarie, inizia una mini odissea quantificabile in quasi 3mila euro di bolletta da pagare per un incolpevole utente.
L'utente chiede lumi agli uffici preposti e si accorge del fare guardingo e ostile degli impiegati nei confronti degli utenti.
Qualcuno alza la voce. Qualcun altro minaccia denunce. Ma, l'utente in questione essendosi rivolto ad un conoscente per chiarire il mistero, sta calmo nonostante il suo referente faccia un dialogo unilaterale e in palese in difesa del dovuto alla sua azienda.
Encomiabile! pensa il nostro utente enel, ma perché è giusto -chiede- secondo lei, che io paghi 'sta cifra? Eppure ho sempre pagato le bollette.
Ecco vede, dal computer risulta che l'ultima lettura effettiva risale al 2008 e quindi c'è un conguaglio da pagare.
D'accordo! Allora enel deve calcolare il conguaglio in base alle tariffe in vigore da quella data fino al giorno della sostituzione del misuratore e deve anche tenere conto della tipologia del contratto che è di tipo residenziale e mono orario. -ribatte il nostro pavido utente- E sembra che l'impiegato si convinca e, divenuto più cortese, prepara un fax da spedire alla direzione con i dovuti chiarimenti.
Tutto risolto, quindi, penserete. Ma non è così.
dopo qualche settimana, al nostro amico utente arriva un'altra comunicazione:
L'enel insiste, anzi una fantomatica signorina che tratta la pratica per conto enel scrive che è tutto giusto e che deve pagare quanto dovuto pena il distacco dell'energia elettrica.

Da cittadino consumatore che si sente vessato, prima di adire a vie legali tenta la carta del numero verde enel. Ma forse non è stato chiaro nell'esporre i fatti agli impiegati e neanche al famigerato numero verde che non è per niente gratuito, visto che dopo qualche giorno gli arriva un'altra lettera dalla direzione contabile con il piano di rateizzazione della somma.
Incazzato, perché certo che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, l'utente si rivolge ad un avvocato e nel frattempo arriva un'altra lettera nella quale gli concede la rateizzazione secondo la legge Bersani ma a saldo invariato con l'aggiunta della mora.
A questo punto, al nostro utente, non resta che bloccare in banca la fattura enel e aspettare lo sviluppo delle fasi legali aperte dall'avvocato.
con buona pace di
Enel, l'energia che (non) t'ascolta!


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