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venerdì 27 aprile 2012

Cultura, art war cam o fiamme sotto il barbecue?

fiamme utili
È d'obbligo asserire nell'immediatezza di essere solidale con tutte le istituzioni sofferenti a causa della recessione e dei consequenziali tagli ai fondi per le normali attività di manutenzione delle strutture, specie quelle dichiaratamente a scopi culturali.

Il CAM di Casoria è uno di questi. Purtroppo, il museo dell'hinterland napoletano non è il solo a soffrire gli effetti recessivi della politica economica imposta dai mercati.

Pompei, Roma, tanto per citare le località più note sono esposte al degrado e alla furia dei vandali, oltre che alle intemperie, da sempre. Loro malgrado le opere più significative resistono ai vandali e alle incurie delle istituzioni. Ancora, caparbiamente, sotto il cielo italiano è ben visibile il passaggio dell'uomo e le differenti culture che hanno accompagnato il suo cammino e modificato il territorio nel tempo.

Solo un uomo, in preda al delirio, fece bruciare la capitale: Roma!
Si potrà obiettare che la toponomastica rispecchiava l'urbanizzazione degli antichi villaggi e che la vera ricchezza monumentale è sorta in seguito. Ciononostante non si può prescindere dall'associare il fuoco alla distruzione, all'annientamento della memoria.

Il fuoco riporta alla memoria la pazzia dei despoti ed è sinonimo di negazione del pensiero costruttivo.
Diversa è la concezione della fiamma accesa nel focolare allorché saltella allegra sotto la griglia con l'unico intento di rifocillare il corpo e conferire energia al cervello per nuove creazioni.

Sono queste le fiamme che prediligo!
Buona arte a tutti!

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