Pagine

martedì 1 novembre 2011

libertà d'espressione e new media

Il linguaggio della strada, quello parlato quotidianamente dalla gente comune senza tanti peli sulla lingua è entrato con naturalezza a far parte del lessico televisivo e giornalistico.

Alcuni lo usano per suscitare curiosità e quindi attrarre l'attenzione del pubblico verso il prodotto così da aumentare la visione o l'ascolto, visto che dallo share si determina il successo del programma, dell'inchiesta e persino di un semplice articolo scritto per la carta stampata o il web. E nonostante la cosa si ripeta da molto tempo ancora riesce a sorprendermi. Passi per i blog e il web in genere vista la velocità del mezzo stesso ma la carta stampata, quella proprio no! Perché? Perché è la forma corretta del lessico nazionale che dà sostanza e aiuta, abitua o disabitua i lettori a interloquire. E una buona elementare scrittura aiuta sempre: licenze poetiche, metafore e ripetizioni rafforzative che solitamente i programmi di scrittura sottolineano come errori, sono importanti nella stesura dei concetti purché non ridondanti.

Ma ormai le nostre menti sono ubriacate dalla pubblicità d'effetto e le attenzioni della maggior parte di noi sono attratte dall'effimero contemporaneo. Quindi, ecco servita una bella parolaccia, una frase che rimanda ad altro con i doppi sensi che si sprecano e vanno a stuzzicare le fantasie. Insomma, vuoi acchiappare i disillusi della politica: prenditela con i politici!, ti sta sulle scatole qualcuno? Gioca sui doppi sensi! T'interessa una platea colta? Usa un linguaggio ricercato, elegante... ma se vuoi acchiappare la massa insoddisfatta che assomma tutte le categorie c'è solo una strada da percorrere e per questa ci sono gli esperti della comunicazione.

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.