Pagine

martedì 29 novembre 2011

ciao Lucio, anche se...

Che strano animale che è l'uomo! Non può decidere come quando e dove nascere ma dopo nato può decidere come farla finita. È questo che chiamano libero arbitrio? Poter decidere cosa fare della vita senza preoccuparsi degli altri che continuano a vivere e lottare, sopportare abusi, cadere e rialzarsi ogni giorno?

Decidere di morire e trasformare la morte in evento poetico è cosa da ricchi depressi.
I depressi poveri la fanno finita senza pianificare partenze e rientri in prima classe. E mentre i primi, colti, con carisma da vendere, ritenuti ombelico dell'universo culturale cresciuto attorno alla loro figura, forti delle idee sostenute nei vari campi d'azione che li hanno visti protagonisti sono amati, i secondi, privi di forza contrattuale perchè ai margini nella società dell'opulenza, ma non ultimi intellettualmente, vanno via tra l'indifferenza generale accompagnati da qualche epiteto per l'imprevisto causato dalla loro azione dissennata.

Sia ben chiaro, non è un giudizio nei confronti di Lucio Magri o di quanti hanno la disponibilità economica di andare in Svizzera per farsi assistere nella volontà di togliersi la vita. Ognuno è libero di gestire la propria esistenza come meglio crede. Ciò non toglie che con altrettanta libertà a qualcuno, la scelta, possa presentarsi come una violenza gratuita, pesante da accettare, emotivamente e culturalmente.

Comunque, ciao Lucio, fine intellettuale e tenace combattente che mai a poi mai avrei pensato potesse maturare un decisione simile. ma questo è un mio personalissimo pensiero d'altronde smentito dai fatti.

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.